Estratto da www.calciomercato.com
Torna a parlare il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Il patron azzurro è intervenuto nel corso della sesta edizione del 'Business of Football Summit - The Path to Profit', evento che ha avuto luogo a Londra grazie al Financial Times. Queste le parole di De Laurentiis:
CALCIO MALATO
"Il calcio è malato perché l'economia del calcio è malata perché campionati e squadre non sono in grado di competere dal punto di vista finanziario[…] ogni volta che, ad esempio, la UEFA dice 'Okay, ora in Champions League stanziamo 2,4 miliardi di euro, in Europa League più di 500 milioni di euro e nella Conference League più di 238 milioni di euro', lo capisco. Ok. Ma se tutte queste squadre sono indebitate questo vuol dire che questa somma di denaro non è sufficiente. Quindi non è questo un calcio sostenibile. Non solo non è sostenibile, ma giochiamo anche tante gare. […]".
LA SOLUZIONE
"Per recuperare il pubblico il calcio deve essere gratis per tutti in tv. Da imprenditore devi raccogliere una pubblicità importante. Conta come fai vedere il calcio. Sicuramente allo stadio, e in Italia le strutture sono fatiscenti. Ma anche in tv, perché non è possibile che in Formula 1 le immagini ti facciano credere di essere quasi il pilota e nel calcio non sia così. Il calcio è invecchiato anche come gioco: servirebbe sedersi e riflettere sulla direzione da prendere, […]".
AGENTI E ARBITRI
"Gli agenti? Penso siano il cancro del calcio. La classe arbitrale invece dovrebbe dialogare di più con i club e dipendere da loro. Non esiste che un arbitro espella un allenatore. Il calcio sembra una barzelletta per questo".
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[…] DUE ALLENATORI
"Dico una cosa da visionario: forse in futuro serviranno due allenatori, uno per il campionato e le coppe nazionali e l'altro per la SuperLega. Non ci sarà più tempo per fare i ritiri pre-stagione. La verità è che tutte queste partite se le potranno permettere solo quei club che avranno sotto contratto 40 calciatori tutti dello stesso livello".
OSIMHEN
"Osimhen è un grandissimo giocatore e lo sanno tutti. […] Tanti giocatori si sono innamorati del Napoli, questo è un posto stupendo. Alcuni sono rimasti come Hamsik per 11 anni o altri per 8. Ce ne sono altri ancora che sono attratti da Real Madrid, Arsenal, PSG, Manchester City, Chelsea. […] Soprattutto quando i tuoi giocatori hanno una clausola rescissoria molto alta. Osimhen? Sì, ha una clausola rescissoria e la cifra è molto alta. Se resterà? Vedremo chi partirà. I soldi sono l'ultimo problema del Napoli. […]".
IL RETROSCENA
[…] "Mi ricordo quando ho scoperto Haaland, per me era un grandissimo giocatore quando i miei erano tutti preoccupati perché ancora non lo conoscevano. Era al Salisburgo, lo volevo comprare per 50 milioni. Allora Mino Raiola mi portò in un salotto e mi disse: 'Senti di là non le dire queste cose, noi siamo amici. Per Haaland ho già provveduto io, non ti preoccupare, non ti mettere in mezzo'. Io lo fermai e lì si interruppe la trattativa. Lui aveva già organizzato tutto e percorso i suoi benefit. Raiola era professionalmente ineccepibile ma perseguiva i suoi interessi, non quelli dei club. Le società se si sono indebitate devono darsi una svegliata".
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