Al termine di Juventus-Atalanta, l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, si è presentato ai microfoni di Dazn per rilasciare le sue dichiarazioni post partita e si è verificato un curioso siparietto con l’avvocato Mattia Grassani, che lo ascoltava collegato anche lui con l’emittente.
Grassani ha detto, mentre Allegri lo ascoltava:
«Il giudizio scelto dalla Procura Federale per riaprire il processo, quello di rievocazione, si è basato sull’acquisizione di 14mila documenti che sono stati trasmessi dalla Procura di Torino. Lì sono stati trovati nuovi elementi di accusa che secondo l’accusa Figc potevano riaprire il processo ma che riguardavano esclusivamente la Juventus, viste le competenze di chi mandava. Sulla Juve, non su Genoa, Pisa, Sampdoria, Empoli, Parma e le altre squadre coinvolte nel primo procedimento».
A questo punto, la parola è passata ad Allegri, che ha risposto così:
«Non sono cose che mi riguardano, ho sentito l’avvocato che è molto bravo. Complimenti soprattutto per la cravatta celeste, che è meravigliosa, veramente, con quel nodo…».
Dove ha imparato a sdrammatizzare? chiedono dallo studio ad Allegri, che prosegue:
«Sono stato fortunato a nascere a Livorno, nella nostra ironia diciamo anche delle verità e qualcuno fortunatamente non capisce, perché giustamente… ecco quindi anche noi ci divertiamo. Solo noi potevamo inventare la roba dei Modigliani falsi e prendere in giro tutto il mondo… L’avvocato ha messo una bellissima cravatta comunque… celeste».
Chiaro il riferimento alla vicinanza di Grassani al Napoli.