Dal profilo Facebook di Matteo Renzi
Sul DDL Zan si è consumato un disastro politico, gestito con totale incapacità dal PD di Enrico Letta, che prima ha fatto un’apertura in TV e poi ha deciso di andare al muro contro muro, giocando una partita ideologica sulla pelle delle persone. E naturalmente perdendola, come era chiaro per tutti quelli che conoscono il Senato, la politica e, soprattutto, la matematica. Si è consumata una figuraccia della classe politica, incapace di dire parole chiare sui diritti civili, tornando indietro di vent’anni: noi siamo quelli che hanno messo la fiducia sulle unioni civili, loro quelli che hanno affossato il DDL Zan.
LA STRETTA DI MANO TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI
E si è consumata la consueta aggressione verbale contro Italia Viva, portata avanti da PD e Cinque Stelle che - incapaci di portare a casa il risultato - cercano alibi e colpevoli, dando la colpa a noi. Pensate che vengono rilanciate sui social le richieste di andare sotto le sedi di Italia Viva: questa è la lezione democratica di chi voleva una legge contro l’odio. Più ci penso, più mi domando come sia stato possibile per PD e Cinque Stelle un suicidio politico di questo genere. Tutti sapevano che il provvedimento non sarebbe mai passato a scrutinio segreto. E i numeri dimostrano che tutti i gruppi hanno avuto DIVERSI franchi tiratori.
MATTEO RENZI ENRICO LETTA MEME
RENZI
"Il ddl Zan è fallito per colpa, responsabilità e scelta del Pd e del M5S". Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in una diretta social respinge le accuse dopo lo stop al Ddl Zan al Senato. Dopo il voto di ieri, che ha fatto scattare la tagliola (leggi cos'è), i renziani sono finiti nel mirino di Pd e M5S. "La mattina del giorno dopo è una buona occasione per mettere i puntini sulle 'i' e chiarire cos'è successo. Avverto il bisogno di dire come sono andate le cose ieri sul ddl Zan. Da qualche ora siamo oggetto di una campagna mediatica e social vergognosa, è la dimostrazione di come il populismo e la violenza verbale possano ribaltare la realtà dei fatti", dice Renzi.
"Io, che ho firmato la legge sui diritti civili, dico che la legge Zan è fallita per colpa, responsabilità e scelta del Pd e del M5S. E’ la loro arroganza, unità alla loro incapacità di fare politica, che ha segnato l’esita del ddl Zan. Per fare politica servono i voti dei parlamentari, non i like degli influencer. Bisogna prendere il voto di chi lavora in Parlamento e rappresenta il paese", aggiunge.
"Da maggio chiediamo di trovare un’intesa. A luglio ho detto che non ci sono i numeri e sono stato oggetto di attacchi. L’accordo era a portata di mano a luglio, Pd e M5S decisero di rinviare la discussione del ddl Zan a dopo le elezioni amministrative. I diritti vanno garantiti ma non a sportellate: non devo scriverlo sui post, devo scriverlo in Gazzetta Ufficiale. I numeri non c’erano, ho cercato disperatamente di trovare una soluzione.
RENZI E LETTA ALL ASSEMBLEA NAZIONALE PD
Dopo le amministrative, il segretario del Pd mi ha mandato un messaggio per aprire ad un accordo sul ddl Zan. Io ho detto ‘ci siamo’: questo è accaduto 5 giorni fa", prosegue. "Martedì c’è stato un tavolo al Senato, sapendo che la destra aveva messo in campo una pregiudiziale che, se votata, avrebbe portato alla fine del ddl Zan. Noi ci siamo battuti per evitare il problema e per evitare il voto segreto, abbiamo cercato disperatamente di salvare tutto. Martedì, alla riunione al Senato, Zan e gli esponenti Pd e 5 stelle hanno detto 'questo è il testo, prendere o lasciare'. Hanno detto, muro contro muro. Bravi, con questa scelta suicida avete distrutto il Ddl Zan".