"LA FIGC DOVREBBE RIAPRIRE LE INDAGINI SU INTER-JUVE" - NEL SILENZIO DELLA STAMPA SPORTIVA, ZILIANI FUROREGGIA: "SU INVITO DEL VAR ORSATO ESPULSE VECINO AL 18’ MA SI RIFIUTÒ DI CACCIARE PJANIC. DOPO IL MATCH VENNE FATTO SPARIRE PER UN MESE. NON HA PIÙ ARBITRATO L’INTER. IN TV 3 ANNI DOPO DISSE CHE SBAGLIÒ PERCHÈ “TROPPO VICINO ALL’AZIONE”. MENTÌ COME TUTTA L’AJA SUI DIALOGHI COL VAR. LO SCUDETTO 2017-18 È STATO VINTO DAL NAPOLI. SOLO IN UN CALCIO MARCIO COME IL NOSTRO UNA VICENDA COSÌ SI CONCLUDE NEL NULLA" - L'ATTACCO DEL "CORRIERE DELLO SPORT"

-

Condividi questo articolo


Dall'account twitter di Paolo Ziliani

 

PAOLO ZILIANI PAOLO ZILIANI

Su invito del #VAR Orsato espulse Vecino al 18’ ma si rifiutò di cacciare Pjanic. Dopo il match venne fatto sparire per un mese. Non ha più arbitrato l’Inter. In tv 3 anni dopo disse che sbagliò perchè “troppo vicino all’azione”. Mentì come tutta l’AJA sui dialoghi col VAR.

 

Spett.le FIGC, alla luce dei fatti nuovi emersi su #InterJuve del 2018 ti saremmo grati se la tua Procura riaprisse le indagini e se i protagonisti di quella malefatta a cielo aperto venissero processati e nel caso radiati. Attendiamo fiduciosi.

 

Sono tre anni che ripeto che lo scudetto 2017-18 è stato vinto dal #Napoli. Solo in un calcio marcio come il nostro una vicenda così, con l’istituzione arbitrale che boicotta le indagini della Procura cancellando le prove del misfatto, si conclude nel nulla. Vergogna.

 

2 - IL FALLO DI PJANIC E IL LABIALE DEL VAR: «È GIALLO, CERTO» 

Patrick Iannarelli per il "Corriere della Sport"

daniele orsato daniele orsato

 

Inter-Juventus non finisce mai. Soprattutto se le polemiche su episodi dubbi continuano da tre anni. Il derby d’Italia in questione risale al 28 aprile 2018, con i bianconeri che si imposero a San Siro per 3-2 ipotecando il tricolore: il match del “famoso” fallo di Miralem Pjanic su Rafinha.

 

Un contrasto di gioco evidente non sanzionato dal direttore di gara che avrebbe portato al doppio giallo del centrocampista bosniaco, ammonito in precedenza per proteste.

 

Un caso complesso vista anche la mancanza delle riprese audio-video della sala VAR: l’allora Procuratore FIGC Giuseppe Pecoraro aveva aperto un’indagine per capire quanto accaduto al momento del contrasto di gioco, ma lo stesso Rizzoli - attuale designatore degli arbitri - ha sempre negato l’esistenza di eventuale materiale.

daniele orsato in televisione daniele orsato in televisione

 

La redazione de Le Iene, in un servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti che verrà mandato in onda questa sera, è tornata sulla vicenda alla luce dei nuovi sviluppi emersi dalle indagini della squadra mobile di Bologna dopo la querela dei tre arbitri coinvolti, ovvero Daniele Orsato, Paolo Valeri e Nicola Rizzoli: il video in questione è stato recuperato e analizzato per capire meglio quanto successo in sala VAR.

 

NICOLA RIZZOLI NICOLA RIZZOLI

I FATTI. Le indagini sono iniziate dopo la querela che i tre arbitri hanno sporto nei confronti de Le Iene e dell’ex Procuratore Pecoraro, i quali avrebbero accusato i tre fischietti, come si legge dal documento presente nel servizio, di «aver commesso una frode sportiva in favore della Juventus e di aver soppresso le prove di tale illecito».

 

Un precedente servizio evidenziava l’episodio incriminato e la mancanza delle registrazioni di quanto accaduto quella sera: Nicola Rizzoli aveva ribadito più volte che la Hawkeye - società incaricata di registrare quanto accade nelle sale VAR - non fornisce tutto il materiale audio-video, ma soltanto le tracce relative ai quattro episodi specificati dal regolamento in cui il VAR può intervenire.

 

siparietto tra orsato e ronaldo siparietto tra orsato e ronaldo

Lo stesso Orsato, durante una recente intervista, ha ammesso il proprio errore, sottolineando che la vicinanza dall’azione gli avrebbe impedito di avere una percezione reale dell’entità del contrasto.

 

I file, invece, sono stati ritrovati: il primo riguarda l’espulsione di Matias Vecino, un’ammonizione corretta proprio dal VAR, il secondo riguarda l’episodio più discusso, il mancato rosso a Pjanic.

 

Nel primo filmato l’audio tra Valeri e Orsato è presente: il VAR, infatti, corregge l’ammonizione di Vecino con il rosso. È lo stesso Valeri a richiamare il collega: «Daniele sono Paolo, parla con me. Lo prende sulla tibia», si sente dalla comunicazione. Il direttore di gara, dopo aver rivisto le immagini conferma: «È rosso».

 

Nell’episodio successivo, come specificato nel servizio, non è presente l’audio. Per capire meglio, Le Iene si sono rivolte a due ragazzi sordomuti abili nella lettura del labiale. Valeri chiede di rivedere le immagini, poi preme un pulsante rosso utilizzato per richiamare l’arbitro: dalla lettura del labiale si capisce la conferma del VAR, «il contrasto c’è, ho controllato adesso», si intuisce. Alessandro Giallatini, aiuto Var, dice che «il giallo c’è» e lo ripete due volte, con la conferma dello stesso Valeri («Sì, certo»). I tre coinvolti, interpellati nuovamente, hanno deciso di non rilasciare dichiarazioni: i dubbi a distanza di anni rimangono, le polemiche anche.

GABRIELE GRAVINA FOTO MEZZELANI GMT100 GABRIELE GRAVINA FOTO MEZZELANI GMT100 daniele orsato daniele orsato orsato pjanic inter juve orsato pjanic inter juve daniele orsato in televisione daniele orsato in televisione il direttore di gara daniele orsato il direttore di gara daniele orsato

Orsato

 

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…