"GIGIO" ALLO SPIEDO - I TIFOSI DEL PSG SFOTTONO DONNARUMMA, CHE DOPO ESSERE ANDATO VIA DAL MILAN, HA DELUSO TUTTI: "GRANDE STAGIONE LA SUA, SPECIE QUANDO GIOCHIAMO CONTRO IL NANTES O IL CLERMONT-FERRAND" - OLTRE AI MILIONI DI EURO, IL PORTIERE S'E' GUADAGNATO IL SOPRANNOME DI "PAPERUMMA" PER LE TANTE SVISTE TRA I PALI - L'ULTIMA CONTRO IL BARCELLONA, CHE HA BATTUTO IN RIMONTA LA SQUADRA FRANCESE PER COLPA DI DUE ERRORI GROSSOLANI DI "GIGIO"

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Estratto dell'articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

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Paura di vincere, i pilastri della squadra che deludono, e Donnarumma che ne combina due o tre delle sue: il Paris Saint-Germain è tornato quello di sempre, mercoledì sera al Parc des Princes. Certo, Mbappé è sembrato uno svogliato giocatore qualsiasi, lento, appesantito e troppo spesso in fuorigioco. Ma nessuno come Donnarumma è giudicato responsabile della sconfitta (2-3) che mette il Psg a un passo dall’eliminazione. […]

 

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Il primo errore al 20’, un’uscita di pugno su una palla alta che Donnarumma non riesce a colpire e che sta entrando in porta, prima del salvataggio di Nuno Mendes sulla linea. È un avvertimento, ma 20 minuti dopo non c’è salvezza: esce male, rinvia di pugno sui piedi di Raphinha che fa gol a porta vuota. È l’inizio del calvario, perché la serata prende subito il tono di tante partite del Psg a livello internazionale: nervosismo, gambe che tremano, nonostante l’enorme qualità di tanti giocatori e anche sprazzi di gran gioco.

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Si va all’intervallo sullo 0-1, all’inizio della ripresa il Psg riprende in mano la partita con due gran gol in sei minuti di Dembelé e Vitinha, poi il Barcellona ritorna e Donnarumma ci mette del suo: rinvio sbagliato, palla consegnata agli avversari, e sul tiro al volo di Raphinha non ha lo scatto che ci si aspetterebbe dal portiere un tempo più forte del mondo. Due pari.

 

Poi, al 77’, su corner non irresistibile, Christensen appena entrato è libero di appoggiare di testa in rete: la palla è a pochi metri dalla linea di porta, nell’area piccola, ma Donnarumma non salta per bloccarla, si butta solo quando ormai è entrata.

 

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Il coach Luis Enrique rimane a guardare muto, pietrificato: già non ama Donnarumma per l’incerto gioco con i piedi, se poi fallisce anche tra i pali... La partita è persa, e ci vorrà un miracolo di saldezza di spirito — proprio la qualità che manca al Psg — per ribaltare il risultato al ritorno (il Psg non si è mai qualificato dopo avere perso l’andata). Donnarumma era stato preso dal Milan per infondere fiducia nei giocatori, ma proprio qui sta il fallimento.

 

Ancora pesa la maledizione di Madrid 2022, quando il suo errore su Benzema diede inizio alla rimonta del Real; l’anno scorso si è fatto passare sotto il corpo il debole tiro di Coman, offrendo la qualificazione al Bayern Monaco; quest’anno le papere contro il Newcastle che stavano per costare il passaggio agli ottavi, e poi il disastro di mercoledì. […]

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