Massimo Fini per il Fatto Quotidiano - Estratti
Che cosa vi avevo detto della Svizzera? La Germania ha pareggiato solo all’ultimo minuto. Gli svizzeri sono fortissimi a centrocampo con Xhaka, un de Bruyne cui manca solo il tiro, e Freuler. In difesa hanno Akanji, centrale del City. Il problema della Svizzera è all’attacco, dove il centravanti è Embolo che era molto forte fisicamente a vent’anni ed è altrettanto forte fisicamente a ventisette, solo che in questi anni non ha imparato a giocare a calcio. Una sorta di Lukaku in chiave minore.
I tedeschi soffrono di un’assenza e di una presenza. Sono un Bayern senza Robert Lewandowski (...)
La presenza negativa è quella di Toni Kroos. Saggiamente si era ritirato dopo la finale di Champions vinta dal Real Madrid (sono almeno dieci anni che il Madrid ha culo) dove era curato dall’austriaco Sabitzer che gli tolse ogni linea di passaggio e, non bastandogli, spadroneggiò per tutto il campo.
Anche la Svizzera ha un problema, ma non riguarda i giocatori ma l’allenatore Murat Yakin. Ai recenti Mondiali in Qatar la coppia centrale di difesa era formata da Akanji e Nico Elvedi, centrale del Borussia Mönchengladbach, e portò molto bene: 1-0 col Camerun, 0-1 col Brasile e 3-2 con la Serbia. Ma nella partita col Portogallo a Yakin venne la geniale idea di sostituire Elvedi, cui ho visto annullare Lukaku, e non era difficile, ma anche Haaland, ed era meno facile, con un giocatore secondo lui più propositivo. Risultato: 6-1 del Portogallo.
Anche il Belgio di de Bruyne ha il suo problema. E si chiama Romelu Lukaku, che è capace di sbagliare tre gol solo davanti al portiere. Come si fa a sbagliare tre gol soli davanti al portiere? Si tira addosso al portiere, elementare Watson. Ripetendo un’impresa fatta in precedenza quando, servito da De Bruyne, attualmente il miglior assistman del mondo, sbagliò tre gol solo davanti al portiere. Ma è mai possibile che nessuno dei commentatori riesca a non dire mai la verità e cioè che Romelu Lukaku è una pippa?
Il livello di questi Europei è infimo. Non c’è una squadra che emerge. La Spagna certo, ma giocava contro nessuno, cioè un’Italia che così scombicchierata non si poteva nemmeno immaginare. Ma anche la Spagna ha un suo problema che si chiama Alvaro Morata, molto discusso in terra iberica e che del resto, giocando per la Juventus, non ha mai dato grandi dimostrazioni di sé.
Contro la Croazia, l’Italia l’ha sfangata per il rotto della cuffia. Del resto la Croazia è il cimitero degli elefanti, con Modric, 38 anni, Perisic, 36 anni, Brozovic, 31 anni, che furono grandi, soprattutto Modric, ma in un’epoca pleistocenica.
Sui serbi non si può mai fare alcun affidamento. Hanno fra i migliori giocatori nei campionati europei ma prima delle partite si ubriacano e vanno a puttane
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