"MI SONO PORTATO I COMPITI AGLI EUROPEI. SPERO CHE I PROF NON MI BOCCINO" - IL 16ENNE SPAGNOLO LAMINE YAMAL È IL PIÙ GIOVANE ESORDIENTE DELLA STORIA DEGLI EUROPEI - IL BABY-FENOMENO DEL BARCELLONA E' GIÀ TITOLARISSIMO IN NAZIONALE, IL CLUB BLAUGRANA GLI HA FATTO FIRMARE UN CONTRATTO CON UNA CLAUSOLA DA UN MILIARDO DI EURO - YAMAL HA FATTO INFURIARE I FAN DEL BARÇA PER ALCUNE USCITE PRO-REAL MADRID E DICHIARAZIONI POLITICHE ("MI SENTO SPAGNOLO, NON CATALANO"). TUTTO SUO PADRE, CHE…

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Estratto dell'articolo di Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”

 

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Il fuoco lo porta lui, Lamine Yamal, 17 anni da compiere il 13 luglio, proprio alla vigilia della finale di Berlino. Appena metterà il piede incendiario in campo, domani contro la Croazia nello stesso girone degli azzurri, il fenomeno del Barcellona dalla clausola da un miliardo di euro diventerà il più giovane giocatore della storia degli Europei […]

 

Yamal è mancino come Messi e scatta da destra per accentrarsi, come il suo ex idolo Ronaldo: ex perché in Catalogna certe cose è meglio non dirle, ma papà Mounir (marocchino) e mamma Sheila (nata in Guinea Equatoriale) erano tifosi del Real Madrid. […] E il ragazzino del barrio di Rocafonda, profonda periferia di Barcellona, lo ha fatto capire con un paio di uscite non tanto apprezzate sulle Ramblas: la prima a sfondo sportivo («La grandezza di un club si misura dalle Champions» e ora siamo 15-5 per il Real sul Barça); la seconda dal retrogusto politico: «Mi sento spagnolo, non catalano».

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Il suo primo impatto con l’Europeo però è stato quello dello studente con l’apparecchio per i denti, in gita premio: «Mi sono portato i compiti da fare e li devo inviare ai professori, sono ormai alla fine del percorso (della scuola dell’obbligo ndr) spero che i professori non mi boccino» ha detto. […]

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 Del resto la sua meravigliosa sfrontatezza calcistica, […]  sta cambiando anche la Nazionale spagnola: il c.t. De La Fuente, con l’altra freccia nera Nico Williams sulla fascia sinistra, ha dato più verticalità alla Roja, […] Il possesso palla c’è, ma non è fine a se stesso, come sembrava a volte con Luis Enrique, uscito dal Mondiale contro il Marocco con il 77% del tempo trascorso dalla sua squadra con il pallone tra i piedi e un solo tiro in porta.

 

Quel giorno Yamal era negli spogliatoi del Barça e ha esultato, spernacchiando i compagni spagnoli come fanno i sedicenni: proprio per una ragazzata (mai chiarita e non così leggera) fu cacciato dalla Under 17 assieme ad altri due compagni, ma sei mesi dopo era già in Nazionale maggiore, anche per evitare che proprio il Marocco lo convocasse.

 

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La questione non era e non è solamente sportiva, soprattutto dal giorno in cui il padre di Lamine ha aggredito uno stand di militanti del movimento di estrema destra Vox, noti per la loro politica anti immigrati, beccandosi una denuncia e una multa. Il ragazzo ora va al ristorante con le guardie del corpo ed è l’orgoglio del suo quartiere operaio. […] ora guadagna 1,6 milioni lordi e al diciottesimo anno di età estenderà il suo contratto (in scadenza 2026) fino al 2030. Il Psg si è già fatto avanti e se davvero si arriverà a ragionare di 250 milioni per portarlo a Parigi, sarà solo l’ennesimo record di Yamal. Non l’ultimo.

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