Estratto da www.repubblica.it
Chi ha dimenticato l’acquazzone di Perugia del 2000? Nessuno davvero: lo scudetto della Lazio arrivato alla fine di una giornata epica, con sorpasso all’ultima giornata sulla Juventus sconfitta al Renato Curi da un gol di Calori sotto il diluvio torrenziale. Eppure, di quel pomeriggio non sapevamo tutto. Almeno secondo Alessandro Melli […] il centravanti, […] di quel Perugia allenato da Carlo Mazzone.
Presidente Luciano Gaucci. […]: “Negli spogliatoi provammo a metterci d’accordo con la Juve per pareggiare e loro sarebbero andati a fare lo spareggio. I giocatori della Juve non accettarono questa proposta, soprattutto Davids, Zidane e Montero. Fu un pour parler di nascosto tra i giocatori più importanti. Giocammo una partita irregolare che finì come finì per un episodio”. L’episodio è il gol di Calori: la Juve perse, Lazio campione d’Italia.
Ma perché i giocatori del Perugia avevano pensato un accordo simile? in fondo, per la Juventus era chiaramente inaccettabile, Melli lo spiega così: “Eravamo salvi e non avevamo niente da chiedere in campionato, la Juve doveva vincere per vincere il campionato, e veniva da una settimana di polemiche per il gol di Cannavaro con il Parma. Erano scortati che sembravano dei pregiudicati. Gaucci era legato alla Lazio e al Banco di Roma, in settimana ci chiese di fare di tutto per vincere e che ci avrebbe dato anche un premio perché voleva che la Lazio vincesse il campionato, per interessi personali. Se avessimo perso ci avrebbe portato in Cina in ritiro”. […]
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