REAL-CITY E’ UNO SPOT PER IL CALCIO. MA SICURI SI TRATTI DELLO STESSO SPORT DELLA NOSTRA SERIE A? - BOLDRINI: "I CAMPIONI SONO IL VERO DIFFERENZIALE TRA QUELLO CHE CIRCOLA IN ITALIA E QUELLO CHE SI VEDE ALTROVE - I GOL DI RODRYGO, FODEN, GVARDIOL E VALVERDE SONO STATI UN INNO ALL’ESTETICA. ABBIAMO VISTO CALCIO AD ALTISSIMI LIVELLI, NONOSTANTE L’ASSENZA DI DE BRUYNE, LA SERATA DI RIPOSO DEL DUO BELLINGHAM-HAALAND E UNA PRESTAZIONE “NORMALE” DEL FENOMENO-RODRI. E C’È ANCORA IL RITORNO…" - IL VIDEO DELLO STREPITOSO GOL DI VALVERDE

-

Condividi questo articolo


 

Stefano Boldrini per www.ilfattoquotidiano.it - Estratti

 

real madrid manchester city real madrid manchester city

Lo stadio Bernabeu ha regalato novantasette minuti, recuperi compresi, di calcio straordinario. La grande bellezza è calata a Madrid, in cima a una giornata in cui la minaccia di un attentato agli stadi della Champions da parte dell’Isis aveva messo in stato d’allerta governi e autorità sportive.

 

Real Madrid-Manchester City è finita 3-3 e ha incollato di fronte al televisore milioni di persone in diversi paesi del mondo: sarebbe davvero interessante riuscire a misurare l’audience globale di un match che, parola di Carlo Ancelotti, è stato uno spot. 

 

(...)

E i nomi, quelli dei campioni, sono il vero differenziale tra quello che circola in Italia e quello che si vede in altre realtà calcistiche. Ci sono i fuoriclasse e ci sono gli altri giocatori. Ci sono i grandi colpi e c’è il gesto comune. Ci sono i fatti e ci sono le chiacchiere. I gol di Rodrygo, Foden, Gvardiol e Valverde sono stati un inno all’estetica di questo sport. Il primo è stato un tocco vellutato, dopo un contropiede in campo aperto: la difesa del City ha commesso, nell’occasione, una topica colossale.

real madrid manchester city real madrid manchester city

 

I palloni infilati agli incroci da Foden e Gvardiol appartengono alla categoria dei tiri imparabili. Il 3-3 di Valverde è stato il capolavoro assoluto, con la sassata al volo dell’uruguayano in corsa, sul cross perfetto di Vinicius: una botta che ha rischiato di disintegrare il Bernabeu, fresco di restauro.

 

L’ingresso di Modric al posto di Kroos è stata la chiave della risalita del Real: nel momento peggiore, l’inserimento del Mozart croato ha riportato in quota la banda di Ancelotti. Le crude statistiche dicono che il City ha avuto più possesso palla (60%), ma il Real ha cercato di più la porta (14 tentativi a 12 per i Blancos). Il City ha attaccato di più (55-35), ma il Real ha calciato più corner (4-2). Il City è stato superiore nella precisione dei passaggi (92% contro l’89%), ha corso di più (117,8 km contro 112,8) e, soprattutto, ha dominato nella casella dei passaggi (656-392), tanto per ribadire il copione “guardioliano”.

 

 

Ma il Real non muore mai e nella sua maggiore essenzialità ha ottenuto un 3-3 che lascia aperto il discorso qualificazione al ritorno del 17 aprile dove, come ha ammesso Ancelotti “non potremo contare sull’effetto trascinamento del nostro stadio”.

real city real city

 

Abbiamo visto calcio ad altissimi livelli, in nome di due superpotenze. Il Manchester City, campione in carica, è terzo in Premier, a un punto dalla coppia Arsenal-Liverpool. Il Real sta guidando con polso fermo la Liga, con otto lunghezze di vantaggio sul Barcellona, in scena stasera contro il PSG. Per rimarcare la grandezza del City, vanno evidenziati due particolari. Il primo: il genio di De Bruyne, colpito da mal di stomaco e vomito, è stato condannato alla panchina. Il secondo: Haaland è rimasto praticamente a guardare. Il norvegese è stato il peggiore in campo.

 

Ma anche il Real ha avuto una stecca d’autore: Jude Bellingham, mattatore della stagione madridista, è stato il classico “vorrei, ma non posso”. Nonostante l’assenza di De Bruyne, la serata di riposo del duo Bellingham-Haaland e una prestazione “normale” del fenomeno-Rodri, questo Real-Manchester City entra nella storia della Champions e dei due club. Difficile immaginare un quarto di finale a questi livelli, ma c’è il ritorno per alimentare ulteriormente il mito.

 

real city 4 real city 4

(...)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, DA UNA PARTE, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE”