Gigi Garanzini per la Stampa
Difficile raccontare una partita che il Real avrebbe meritato sì e no di pareggiare e invece alla fine ha vinto addirittura con 2 gol di scarto. Merito dei madridisti che l' hanno giocata accettando mentalmente la loro attuale inferiorità e comportandosi di conseguenza, demerito del Psg che ha replicato, sia pur in proporzioni non altrettanto eclatanti, il disastro finale di Barcellona di un anno fa. Tra le due fasi, la superiorità iniziale dei francesi e il gran finale degli spagnoli, le decisioni dell' arbitro Rocchi, di gran lunga il peggiore in campo.
Vantaggio di Rabiot Partenza lanciata del Real, ben diretto da Modric e trascinato da Marcelo. Ma è poco più di un fuoco di paglia, perché sono i parigini a prendere l' iniziativa che poggia quasi sempre su Neymar. Il brasiliano dribbla, strappa in velocità, apre a più riprese la difesa madridista: ma si perde spesso sul più bello per eccesso di egoismo, ignorando in almeno due occasioni non tanto il non amatissimo Cavani quanto MBappé. Prende anche un discreto numero di botte, il brasiliano, dal sapore nemmeno tanto vagamente intimidatorio: ma è lui il primo a essere ammonito causa un' entrata identica a quelle subite, per via che l' arbitro si chiama Rocchi ed è un risaputo (non da Neymar) iconoclasta. Il match prende quota intorno alla mezzora. Scivola in area Neymar sul più bello, riparte Marcelo che taglia splendidamente il campo per Ronaldo stoppato in uscita da un grande intervento del portiere Areola, il primo di una lunga serie sporcata nel finale dalle incertezze sui gol della remuntada.
Ma sono i parigini, poco dopo, a trovare il vantaggio. Grande spunto sulla destra di MBappé, velo di Cavani, anticipo su Neymar e colpo vincente a rimorchio di Rabiot. Sbaglia una buona occasione Ronaldo, potrebbe raddoppiare Cavani, poi - dopo una gran parata di Areola su Benzema - sul corner susseguente arriva il classico rigore modello Bernabeu. Lo recita Kroos che rallenta e allarga la gamba per cercare il contatto con Lo Celso, lo decreta abboccando l' imbarazzante Rocchi.
Che 10' più tardi, dopo il pareggio di Ronaldo dal dischetto, ne ignora uno assai più netto. Contro chi? Ma contro il Real, che discorso, per una sbracciata di Sergio Ramos su tiro diretto in porta. Proprio una serata di gala per l' arbitro fiorentino, che sarà come è noto l' unico italiano al Mondiale di Russia. Battezzata anche, a metà ripresa, da una pallonata di Neymar che lo manda, involontariamente, fino a prova contraria, sull' orlo del ko.
Chiude Marcelo Poco alla volta, tra un aiutino e l' altro, il Real si ritrova. Anche perché il Psg, fiutata l' aria, realizza che il pareggio con gol fuori casa non sarebbe proprio da buttar via. Ne esce un 2º tempo assai più frenato, in cui Emery rinuncia a Cavani e Zidane azzecca invece i cambi. Fuori Casemiro e Isco, dentro Vazquez e Asensio. I parigini un po' alla volta si squagliano, il Real trova il raddoppio con un rimpallo vincente di Ronaldo e alla fine anche il gol di Marcelo che peserà in maniera forse decisiva sulla qualificazione.