Estratto dell’articolo di Paolo Condò per "la Repubblica"
[…] Il fatto che già otto delle nove grandi — le iscritte alle coppe più il Napoli — abbiano perso punti sulla distanza brevissima delle due gare non accadeva dal 2010. Sono partite forte le squadre povere di nazionali, quelle i cui giocatori riposavano da fine maggio, mentre i campioni o supposti tali erano in campo fino a metà luglio, e adesso passeggiano o sono già stressati. […]
Ieri sera l’Olimpico aveva il cuore nello zucchero per la festa del ringraziamento a Dybala, ed è finita con i fischi ai giallorossi e gli applausi all’eccellente prestazione dell’Empoli. Paulo ci ha provato, come già a Cagliari le chance migliori le ha create lui, e il palo del 95’ è stata una disdetta; ma sono mancati gli altri argentini, l’impalpabile Soulé e lo sciagurato Paredes.
[…] Torino- Atalanta è stata una grande partita. […] Dopo il brillante debutto a San Siro, Paolo Vanoli ha confermato in casa i rapidi progressi del suo Torino. […] La squadra va a cercare l’avversaria in tutte le zone del campo e ha sviluppato un gioco di triangoli offensivi che ha in Zapata il perno capace di catapultare i compagni in porta. La vittoria è un po’ larga, ma almeno quanto era stretto il pari in casa Milan.
Gasperini allena da nove anni l’Atalanta a correre sempre in avanti, e nel viavai di organico di questi giorni impazziti — i Percassi stanno acquistando due giocatori al giorno, l’ambizione scudetto è giustamente esplicita — ha inseguito il Toro nel finale con mezza Primavera in campo, e senza la prodezza di Milinkovic sul rigore di Pasalic l’avrebbe raggiunto. […]
Un punto (miracoloso) in due partite confina invece il Milan nella cesta del malumore, inchiodandolo a un terzo match in casa della Lazio assai pericoloso. Fonseca non è stato fortunato, perché il calendario gli ha riservato in successione Torino e Parma, le due sorprese più eccitanti di questo avvio. […]
Ogni volta che recuperava il pallone, il Parma volava verso Maignan a velocità tripla rispetto ai rientri dei rossoneri, con l’eccezione dell’ottimo Pavlovic, e se Pecchia avesse attaccanti meglio ad estrati alla corsa con la palla avrebbe segnato una montagna di gol. Il Milan paga il mercato a rilento […] e il rientro scaglionato dei suoi reduci dall’Europeo. Ma non è solo questo.
Il cattivo pensiero che Fonseca e la società devono cancellare in fretta è quello di una squadra dubbiosa del nuovo progetto tecnico, e dunque distante dal coinvolgimento necessario. […] Lla rincorsa dei rossoneri era sempre pigra, come se ognuno ritenesse che dovesse pensarci un altro.
[…] Andare alla pausa senza nemmeno una vittoria moltiplicherebbe il nervosismo in vista della Champions e del derby. Insomma, si rischia la prima emergenza stagionale. Quella esorcizzata dal Napoli con una vittoria sul Bologna piena di carattere, e di Kvaratskhelia. La combinazione dell’1-0 con Di Lorenzo, considerato il pregresso, è stato un proclama: l’estate sta finendo.