Chiara Zucchelli per gazzetta.it
ROMA SHAKHTAR MOURINHO PELLEGRINI
Festa doveva essere e festa è stata: la Roma, nell’ultima amichevole del precampionato, batte 5-0 lo Shakhtar (gol di Pellegrini, Mancini, autogol di Konoplya, Zaniolo e Bove) all’Olimpico e si regala tante sensazioni positive in vista dell’esordio della prossima settimana a Salerno. La Roma mette in mostra un buon gioco palla a terra e, soprattutto nel primo tempo, gran parte del merito va a Pellegrini, Dybala, Abraham e Zaniolo: i fantastici quattro, che tutti i romanisti vorrebbero in campo, si cercano sempre e spesso si trovano, parlano la stessa lingua e deliziano i 65mila tifosi con giocate di qualità.
La stessa qualità - e quantità - è quella che mette in campo Matic: recupera palla, serve i compagni, fa da frangiflutti davanti alla difesa e comanda il gioco, dall’alto della sua stazza, senza paura. La stessa paura che la Roma non dovrà avere tra una settimana, quando inizierà il campionato: la squadra di Mourinho punta in alto.
ROMA SHAKHTAR DYBALA INCREDULO
PRIMO TEMPO SUL VELLUTO— La partita inizia con la Roma che preme subito forte e lo Shakhtar, entrato in campo con i giocatori avvolti nella bandiera ucraina, che prova ad opporre resistenza come può. Al 19’ giallorossi in vantaggio grazie agli uomini più attesi: Zaniolo, Pellegrini, Dybala e Abraham. Nicolò e Tammy si scambiano il pallone che arriva sui piedi del numero 21 giallorosso, passaggio stupendo di nuovo per Abraham che tocca quel tanto che basta per mandare in porta Pellegrini: spettacolare.
La Roma ha voglia di divertirsi e divertire, ci provano di nuovo Zaniolo e Dybala dalla distanza, Paulo poi lancia Nicolò che, davanti al portiere avversario, Trubin, non riesce a essere concreto. In difesa Vina, ancora una volta, è provato nei tre dietro, con Kumbulla e Mancini, a destra c’è Celik con Spinazzola a sinistra; in mezzo, con Pellegrini che fa il doppio ruolo ma si sposta un po’ di più in avanti, la diga è Nemanja Matic.
Giocatore totale, 34 anni di esperienza e muscoli: per Mou è un soldato e a vedere come gioca la sua prima all’Olimpico si capisce perché. Il secondo gol arriva al 40’ grazie a Mancini: Abraham ruba palla sulla linea di fondo, mette al centro, velo di Zaniolo che apre le gambe e destro di Mancini. Il terzo gol, che chiude il primo tempo, è simile, almeno come pressione e voglia di giocare palla a terra: Matic dal lato corto dell'area mette in mezzo, tocco del difensore Konoplya che anticipa Spinazzola e fa autogol.
ROMA SHAKHTAR MOURINHO PELLEGRINI
L’AMORE PER ZANIOLO — Nella ripresa il copione non cambia, cambia invece Mourinho che, però, non toglie i quattro gioielli dal campo. La Roma attacca sotto la curva Sud e il gol di Zaniolo, al quarto d’ora, è un’esplosione di gioia per tutti: azione sulla fascia di El Shaarawy, palla in profondità e rete del numero 22 giallorosso. Quale sarà il suo futuro lo dirà il mercato, ma certo l’amore della gente per Nicolò, applauditissimo ogni secondo, può avere un peso nella scelta. Sua e della Roma. Al 65’ altro momento molto atteso con l’esordio di Gini Wijnaldum mentre a un quarto d’ora dal termine palo- traversa colpito da Pellegrini con la complicità del portiere. Mou regala l’ultimo quarto d’ora al resto della rosa - Shomurodov compreso -, Dybala prova in tutti i modi a segnare ma esce a 10’ dal termine (la condizione cresce) e il quinto gol, alla fine, lo segna Bove.
BLANCO E JACOBS— La chiusura, calcio a parte, è tutta di Blanco, che si esibisce nell’intervallo: “Finché non mi seppelliscono sto con te”, canta. E con lui tutto l’Olimpico. Compreso Marcell Jacobs che, alla vigilia di un controllo medico importantissimo, decide di regalarsi una serata di svago con la compagna. La Roma ha fatto di tutto per far divertire anche lui.