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Maurizio Nicita per gazzetta.it

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Squilli di Napoli che con una goleada alla Fiorentina aggancia la Roma, torna in zona Champions, e mostra alla Juve il proprio volto migliore alla vigilia della Supercoppa di mercoledì a Reggio Emilia, chiudendo la prima gara del 2021 senza prendere gol. Tra l’altro un 6-0 che risponde allo 0-3 subito proprio dai bianconeri con i Viola prima di Natale.Tutto bene per gli azzurri, a parte le condizioni da verificare di Petagna, uscito zoppicante sulla gamba sinistra. Fiorentina decisamente da rivedere, con un assetto in mediana che nel primo tempo ha consentito al Napoli ripartenze troppo comode. La scoppola è pesante, Prandelli dovrà sistemare diverse cose.

 

 

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Gattuso presenta una squadra che somiglia molto a quella che vedremo mercoledì in Supercoppa, con l’eccezione dello squalificato Di Lorenzo e il dubbio sulle condizioni di Mertens. Prandelli nel suo nuovo 3-4-2-1 non rinuncia all’esperienza e alla qualità di Ribery e di Callejon, tanto amato da queste parti. L’ex c.t. rilancia preferendo il più offensivo Castrovilli in mediana al posto di Pulgar. Ne viene fuori una partita a viso aperto con il Napoli che col suo apriscatole Lozano trova subito il gol. Il messicano arriva subito a crossare dal fondo, Petagna è un ottimo pivot e l’assist per Insigne consente al capitano di piazzarla di piatto.

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Cinque minuti sono passati ma la Fiorentina riesce a reagire e trova anche un paio di buone occasioni per pareggiare. La prima quasi casuale con un tiraccio di Biraghi che incrocia una caviglia di Demme e schizza sulla traversa. Poco dopo è il tedesco, eccellente per il resto, a sbagliare i tempi di uscita dal basso consegnando la migliore palla a gol a Ribery: il suo destro trova l’ottima risposta di Ospina.

 

Il Napoli sembra essersi preso una pausa e questo incentiva la Fiorentina che si alza, un po’ troppo, e lascia spazi al micidiale contropiede azzurro che negli ultimi 10’ del tempo diventa un incubo per una difesa senza protezione in mediana. E così dopo un diagonale di Biraghi a fil di palo, ecco scatenarsi nelle ripartenza la squadra azzurra, con Zielinski che verticalizza per Petagna abile a mettere un invitante cross in mezzo dove in scivolata Demme piazza il 2-0.

 

Capolavoro Insigne Poco dopo Lorenzinho mostra tutte le sue qualità andandosi a conquistare il pallone nella propria metà campo, portandosi poi a spasso mezza Fiorentina prima di tagliare con una delle sue giocate più famose “alla Callejon” con Lozano puntuale per il 3-0. Poi ancora Demme sulla trequarti smarca di tacco Zielinski che con una finta mette a sedere Castrovilli e dal limite il destro del polacco è chirurgico.

 

 

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  Il tecnico viola toglie Ribery per ridare sostanza alla sua mediana. Già perché anche se entra Kouame e si passa al 3-5-2 con Callejon che arretra a mezzala destra con Castrovilli che se ne giova di più tornando al suo ruolo più congeniale di interno sinistro. E proprio il pugliese crea una buona occasione per Vlahovic bravo a evitare l’uscita di Ospina con un pallonetto, ma c’è Koulibaly a salvare. Poi possesso viola e contropiede azzurro con una entrata fuori tempo su Bakayoko di Castrovilli che provoca il rigore che consente a Insigne di siglare una doppietta che conferma come la Fiorentina sia il suo bersaglio preferito (8 reti). C’è pure tempo per vedere in campo Mertens e l’asordiente Cioffi (classe 2002). Poi ci pensa Politano in slalom a chiudere set partita e incontro.

 

 

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