Luca Taidelli per gazzetta.it
Prova di maturità dell'Inter, che non abbassa la guardia dopo le vittorie pesanti contro Lazio e Milan, batte un Genoa con la testa al derby grazie a Lukaku, Darmian e Sanchez e allunga a +7 sulla seconda, il Milan impegnato però stasera in casa della Roma, e +10 sulla Juve, che deve recuperare il match col Napoli. Per i nerazzurri si tratta del quinto successo di fila, il quattordicesimo nelle ultime 17 giornate.
LE SCELTE
Conte sceglie Darmian per sostituire lo squalificato Hakimi. Per il resto, avanti con i soliti noti che hanno piegato Lazio e Milan, con Eriksen preferito a Vidal e Perisic a lasciare di nuovo in panchina Young. Cambia, e parecchio, invece Ballardini, con un occhio al derby nell'infrasettimanale. Il rientrante Zapata prende il posto di Criscito, Ghiglione quello di Zappacosta, mentre i baby Melegoni e Rovella subentrano a Badelj e Zaic. In attacco soprattutto tocca a Pjaca e Scamacca, ultimamente poco utilizzati.
PRIMO TEMPO
La foto del rullo contiano sta nell’azione che dopo 32 secondi indirizza la gara. Il Genoa ha il primo possesso e palleggia, Bastoni intercetta, Barella verticalizza per Lukaku, che scambia con Lautaro, si porta a spasso Radovanovic e col destro trova l'angolino. L'istantanea appunto di una filosofia che invita il rivale a scoprirsi, per poi freddarlo con azioni spesso stupende. Perché alla fase "attesa" i nerazzurri alternano quella "aggressione" e il Genoa, costretto a difendere anche con le punte, poi non riesce a ripartire.
Ci prova Rovella su un errore in uscita di Eriksen, se no è un'onda lunga interista. Vanno vicini al raddoppio Lautaro (2 volte, Darmian, Barella (traversa) e Lukaku, con un paio di sassate mancine che Perin tiene in due tempi. La capolista sa che deve chiuderla perché l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Vedi uscita con tempi e presa giusti al 31' di Handanovic, cui però Bastoni fa un ponte involontario, palla persa e Scamacca che però tira addosso al portiere. Poi riprendono le azioni rugbistiche, con Lautaro a stimolare Perin altre due volte.
SECONDO TEMPO
Nell'intervallo Ballardini effettua due sostituzioni: dentro Onguene e Behrami per Radovanovic (Zapata scala al centro della difesa) e Strootman. Asfissiato nelle fonti di gioco, il Genoa nei primi 45' non è mai riuscito ad accompagnare l'azione con gli esterni. Pjaca quindi era costretto ad abbassarsi per ricevere qualche pallone, lasciando solo Scamacca.
A inizio ripresa però il Grifone ha un altro piglio e alza il baricentro. Anche perché l'Inter - come peraltro successo nel derby - torna dagli spogliatoi meno cattiva di prima, quasi che voglia gestire. Ballardini al 17' azzarda con Pandev e Shomurodov per Ghiglione e Scamacca, con Pjaca sulla trequarti. Peccato che al 24' Onguene sbagli l'anticipo su Lukaku. Il Massiccio sgomma di nuovo, ne porta a spasso tre e poi scarta un cioccolatino per Darmian, che non sbaglia. Gara chiusa e capolista che torna a distendersi, fino al 3-0 di Sanchez, su un'altra fiammata di Lukaku, innescato da Perisic. Sipario.
SUNING
Da gazzetta.it
L'attività dello Jiangsu Fc, di proprietà del gruppo Suning (anche proprietario dell'Inter), è sospesa con effetto immediato, anche se manca ancora un mese all'inizio della nuova stagione. Oggi scadevano i termini per l'ammissione del club (squadra campione in carica in Cina che festeggia il ventisettesimo compleanno) al prossimo campionato, ma a causa delle difficoltà finanziarie la dirigenza non ha potuto far fronte all'impegno.
Ci saranno ricadute sull’Inter? I nerazzurri e le grandi leghe europee sono ancora un veicolo commerciale potente e un ponte tra Oriente e Occidente. Difficile quindi pensare che questa decisione possa incidere, quanto meno nel breve periodo, sulle strategie che riguardano l’Inter.
Resta comunque ancora la speranza che, per quanto riguarda lo Jiangsu, qualcuno possa subentrare per onorare i pagamenti e far proseguire l'esperienza sportiva: "A causa della sovrapposizione di variabili incontrollate, lo Jiangsu non può garantire la permanenza nella Super League e nell'AFC. Negli scorsi sei mesi il club ha fatto di tutto per garantire la successione del club, senza tralasciare nessuna opportunità. Arrivati alla deadline per l'iscrizione alla stagione 2021, dobbiamo fare un annuncio: con effetto immediato, cessiamo di gestire le operazioni del club, allo stesso tempo ci aspettiamo imprese che vogliano discutere con noi del futuro", spiega il club in una nota ufficiale.
I RISULTATI— Negli ultimi cinque anni lo Jiangsu ha raggiunto risultati importanti, vincendo la Chinese Super League e piazzandosi due volte in seconda posizione: "Sin dal transfert nel dicembre 2015, lo Jiangsu FC ha investito attivamente nel calcio professionistico ed ha fortemente supportato lo sviluppo del calcio cinese - si legge sempre sulla nota pubblicata dal club - ha costruito rapidamente una struttura con standard internazionali e lanciato un sistema di management fra i più avanzati. È arrivato un gruppo di allenatori e giocatori di livello mondiale, che ha aumentato velocemente il livello dello staff e la competitività del club. Allo stesso tempo, l'introduzione di giovani allenatori europei, l'innesto di risorse locali di alta professionalità, il perfezionamento del sistema d'allenamento, nutrizionale e mentale, ha creato una buona progressione di ragazzi dall'U12 all'U19".