Stefano Arcobelli per gazzetta.it
Da una meraviglia all'altra: dall'oro con record mondiale di Ceccon al trionfo di Benny Pilato, che nei 100 rana vince dopo aver virato quarta ai 50. Un'impresa nella specialità olimpica dopo il record mondiale nei 50 in questa piscina. Benny batte la tedesca Anna Elendt di 5 centesimi e l'olimpionica di Londra, Ruta Meylutite da 1'06"02, sotto il podio la regina di Rio Lilly King, l'americana che ha sempre stimato la diciassettenne tarantina per il coraggio con cui affronta le gare. Un vero capolavoro.
Un oro per prendersi la madre di tutte le rivincite: quella della delusione olimpica che molti le ricordavano fino a ieri. Un oro per ribadire che non è più solo una cinquantista e che alla prima finale mondiale coglie l'attimo come hanno saputo fare finora Ceccon, Martinenghi e la staffetta. Dalla più precoce medagliata mondiale a questo oro a 17 anni che ha il sapore di un altro step importante per diventare la migliore ai Giochi di Parigi. Uno spettacolo. Una risposta e una dedica al suo allenatore Vito D'Onghia che sta sempre a casa a soffrire e gioire e con il quale la simbiosi è totale. Questa figlia del Sud che si prende il mondo è la più bella delle favole sul Danubio sempre più azzurro.
LACRIME— "Sono super felice, questo era il mio sogno e stasera è diventato realtà". La gioia di una emozionata Benedetta Pilato, scoppiata in lacrime a bordo vasca dopo il trionfo nella finale dei 100 rana: "Era la mia prima finale mondiale nei 100 rana e già ero contenta di averla raggiunta. Aver vinto è davvero sorprendente. Prima della gara piangevo di gioia per Ceccon che mi ha fatto rivivere le sensazioni provate quando ho stabilito il record mondiale e adesso eccomi qua con l'oro al collo. Sono stracontenta e soddisfatta del mio lavoro e del mio percorso".