O mega tubo que o Gabriel Medina pegou na eliminatória do surf nos #JogosOlímpicos de #Paris2024 ? #Surfing pic.twitter.com/hJik0UZf1M
— Jeff Nascimento (@jnascim) July 29, 2024
la foto di gabriel medina scattata da jerome brouillet
Non Parigi. Niente Tour Eiffel, o la Senna, o il braciere olimpico a forma di pallone aerostatico. La foto più bella dei Giochi l’hanno scattata su una lontana barriera corallina, a 16.000 km dalla capitale francese. Ed è così perfetta che sembra finta. Il protagonista involontario è il surfista Gabriel Medina, beccato dal fotografo dell’Agence France-Presse, Jérôme Brouillet, mentre – scrive il Guardian – “emerge da una sezione a spirale prima di librarsi in aria e apparentemente posarsi su una nuvola del Pacifico, indicando il cielo con una serenità biblica, con i suoi movimenti riprodotti fedelmente dalla sua tavola da surf”.
Il brasiliano ha appena cavalcato un’onda enorme a Teahupo’o. Per il giornale inglese, che racconta il dietro le quinte della foto, si tratta di “una delle immagini più memorabili di sempre“, “troppo bella per essere vera”.
“Le condizioni erano perfette – racconta Brouillet – le onde erano più alte di quanto ci aspettassimo“. Ha scattato la foto mentre era a bordo di una barca lì vicino, catturando l’immagine surreale con tale accuratezza che all’inizio alcuni hanno creduto che fosse ritoccata col Photoshop o l’intelligenza artificiale.
«Non è stato difficile scattare la foto»
“Medina era in fondo all’onda e non riuscivo a vederlo e poi è spuntato fuori e ho scattato quattro foto e una di queste era questa. Non è stato difficile scattare la foto. Si trattava più che altro di anticipare il momento e dove Gabriel avrebbe dato il via all’onda.”
Brouillet è un fotografo di surf esperto, vedeva avvicinarsi una delle onde migliori della giornata e sapeva che Medina spesso festeggia così alla fine dell’onda. Con le immagini inviate automaticamente dalla telecamera ai suoi editor, la reazione è arrivata presto e Brouillet ammette di esserne rimasto “un po’ scioccato”. “Stavo controllando il mio telefono durante la pausa di sei minuti dopo lo shooting e avevo un sacco di notifiche sui social media e ho pensato che stesse succedendo qualcosa con questo scatto ed è stato condiviso su Espn e ho pensato: cool’. È molto bello, è uno scatto bello e piace a molte persone. Non è propriamente una fotografia di surf, quindi cattura l’attenzione di più persone“.
Per i fotografi, l’attrattiva estetica è nel suo aspetto ingannevole. Medina sembra stare in piedi su un terreno solido, la sua corda per le gambe sospettosamente orizzontale e la sua tavola che imita perfettamente la sua posizione. Elogiano tutti il tempismo perfetto di Brouillet, che avrebbe avuto bisogno di una velocità di otturazione elevata per catturare un’immagine nitida mentre si trovava su un’imbarcazione in movimento e in condizioni di oceano agitato.
“Ho fatto lo scatto del giorno, ero con sei fotografi di talento sulla barca e di sicuro tutti se ne dimenticheranno la prossima settimana. Domani non sarà diverso”, dice alla fine il fotografo. Medina, tre volte campione del mondo, sperava in un punteggio perfetto, un 10, ma ha dovuto accontentarsi di 9,9, il miglior punteggio delle Olimpiadi finora.