Tony Damascelli per “il Giornale”
Tutto da definire. Non soltanto in campo. Ultimo giro di campionato, ultima partita di Cristiano Ronaldo, ultima di Pirlo, ultima di Donnarumma, ultima di Pioli, ultima di Gattuso, giochi aperti e improvvisamente si torna a respirare l'aria malsana dei giorni peggiori.
Gas attorno alle designazioni arbitrali, Juventus agevolata come prima più di prima, Mihajlovic assicura che il suo Bologna darà di più del massimo, Luca Percassi conferma che l'Atalanta punta soltanto alla vittoria, a Napoli aspettano diffidenti, stadi vuoti ma social pieni di voci maligne.
Non ci possono essere partite accomodate, gli occhi di tutto il mondo del football osserveranno i luoghi dove si definirà la classifica che vale un posto in champions league e soldi pesanti che in questo periodo di crisi contabile sono un rimedio all'ansia.
La trasferta del Milan sembrerebbe la più aspra, di contro ha un avversario reduce dalla sconfitta nella finale di coppa Italia e la cosa non è stata assorbita dal gruppo Gasperini e dal club che, fatti due conti, sa benissimo che arrivare secondi significherebbe 10 milioni di euro in bilancio.
Il Milan non può perdere tutto il patrimonio accumulato ma, dentro, ha anche i mormorii sul contratto di Donnarumma e di altri a fine prestito. Non sta meglio la Juventus nonostante facili pronostici di una vittoria a Bologna. Non si sa bene perché e per come, in questa stagione i bianconeri non sono mai riusciti a ottenere quattro vittorie consecutive, vincendo a Bologna otterrebbero questo risultato che sembra ridicolo per un club pluridecorato.
Pirlo ha affermato che il suo futuro prescinderà da Bologna, andrà via per fare posto ad Allegri che assumerà compiti non squisitamente tecnici, si sussurra di un avvicendamento tra Paratici e Cherubini mentre Cristiano svelerà il mistero.
Sarà fantastico, per chi ama i finali a sorpresa, il famoso rimbalzo di notizie tra Bergamo, Bologna e Napoli, come ai bei tempi, tutto il calcio minuto per minuto, tra lacrime e rosicate. A naso, prevedo un colpo di scena e, poi, strilli e denunce su arbitri e Var. Nulla è cambiato e nulla cambierà. Comunque, oggi si chiude.