I giudici hanno ascoltato la nuova richiesta della procura di Roma, che chiede di sequestrare 140 mila euro al primo dirigente del calcio italiano, accusato di autoriciclaggio. Il gip ha respinto la richiesta della procura nel giugno scorso escludendo la sussistenza del fumus del reato.
Il presidente della Figc è ndagato formalmente per appropriazione indebita e autoriciclaggio per una nodosa vicenda nata da uno dei leak del caso “dossieraggio”. Secondo la procura di Roma, Gravina potrebbe essere responsabile di un giro di denaro poco chiaro. L’ipotesi di reato è di riciclaggio e appropriazione indebita.
Il Riesame di Roma si è riservato di decidere in merito all’istanza della Procura Roma dopo il no del gip alla richiesta di sequestro preventivo di 140mila euro nei confronti del presidente della Figc Gabriele Gravina, indagato per autoriciclaggio. Il denaro è legato, per equivalente, all’acquisto di una collezione di libri antichi di Gravina da parte di terzi.
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La decisione del tribunale della Libertà arriverà nei prossimi giorni dopo l’udienza di oggi a cui hanno preso parte gli avvocati di Gravina, Fabio Viglione e Leo Mercurio.
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