Aldo Grasso per il "Corriere della Sera" - Estratti
E se fosse tutta colpa dei troppi spot pubblicitari?
Se Luciano Spalletti invece di pensare a far giocare al centro della difesa Alessandro Bongiorno si fosse montato la testa per le troppe apparizioni?
Capisco i tempi di pianificazione di una campagna di comunicazione, capisco i soldi investiti ma non era mai successo che uno spot suonasse così beffardo e sinistro come quello di TeamSystem che è ancora on air sui principali network italiani.
(...) Sì, ma sentire Spalletti parlare di intelligenza artificiale mette i brividi, quando per la Nazionale sarebbe bastata un po’ di intelligenza, quella umana.
Ma lo spot più terrificante, quello che è stato la causa del disastro (in senso metaforico) è quello di Lollo. Mi spiego: lo spot, targato Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (quello che fa capo al ministro cognato Francesco Lollobrigida) vede alcuni giocatori che organizzano una «spedizione» in dispensa: vogliono assicurarsi quanti più prodotti a marchio DOP e IGP possibili da portare in viaggio.
spalletti spot del ministero della Sovranità alimentare
Il piano sarà scoperto da Mister Spalletti che si rivelerà un complice inaspettato: una scena imbarazzante, realizzata male e recitata peggio. Con degli spot così come si fa a vincere? Per non farsi mancare nulla, l’allenatore più confuso della Nazionale italiana è diventato testimonial anche di una nota compagnia telefonica: il format «La Forza delle Connessioni» che vede protagonista il ct insieme con alcuni giocatori della Nazionale che anche fuori dal campo amano condividere momenti di relax davanti alla tv.
La hit dei Måneskin «Honey (Are U Coming?)» è la colonna sonora degli spot. Tra provole e prosciutti, intelligenza artificiale e fibra ultraveloce, Spalletti è andato in bambola. Vecchia regola antropologica: si possono conoscere gli ideali di una Nazione e di una Nazionale attraverso la sua pubblicità.
aldo grasso spalletti spot forza delle connessioni