Estratto dell'articolo di Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
[…] Abbiamo negli occhi il luccicante cammino della Spagna campione, guidata dai giovani fenomeni e il paragone con il niente dell’Italia contro la Svizzera, una delle partite più brutte della nostra storia, ci tormenta e ci rende inquieti. Al di là delle parole, tante e molte inutili, ripartire sarà difficile. Un conto è individuare i problemi, un altro risolverli. Luciano Spalletti, passato in fretta da salvatore della patria a allenatore in bilico, adesso vive nella scomoda posizione di essere legato ai risultati. Il futuro è nelle sue mani. […]
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Dopo la figuraccia, Spalletti si è isolato dal mondo, rincuorato dall’affetto della sua famiglia. Non è mai transitato dalla Figc e neppure gli amici fidati per molti giorni sono riusciti a mettersi in contatto con lui. […] Luciano sta analizzando i motivi della Caporetto azzurra. La preparazione fisica, la confusione tattica, i continui cambiamenti, le scelte magari sbagliate. Si punterà ancora sul gioco perché, come ha già detto l’allenatore, non si può fare diversamente e su una squadra più giovane. Ma anche qui va trovato un equilibrio.
La Nations League, a partire dalla trasferta pericolosa a Saint Denis contro la Francia il 6 settembre, non può essere solo preparatoria alle qualificazioni Mondiali il cui sorteggio sarà a dicembre e le prime partite a marzo, a giugno o magari tra un anno (dipenderà dal nostro cammino proprio in Nations). Quindi esagerare con la gioventù può rivelarsi un boomerang. Senza contare che i risultati da qui in avanti saranno lo spartiacque che deciderà il destino del tecnico.
[…] La sensazione è che Spalletti alle prossime convocazioni, venerdì 30 agosto, cambierà andando in profondità. Il feeling con la squadra non è scattato e non saremmo sorpresi se nell’elenco degli azzurri per le due trasferte di settembre, con la Francia e il 9 settembre a Budapest con Israele, ci fossero bocciature eccellenti. Vedremo dove condurranno le sofferte riflessioni di Spalletti.
Certo, Yamal non ce l’abbiamo. E Pafundi, il nostro talentino, l’ultima scommessa di Mancini, non è pronto.
Aspettiamo Tonali, speriamo che Gasperini rilanci Zaniolo e che la Fiorentina aiuti Kean a ritrovarsi. Non è tanto, ma qualcosa. Dietro speriamo in un altro salto di qualità di Calafiori e nella conferma di Buongiorno, in mezzo al campo ci auguriamo che Fagioli trovi spazio alla Juve che ha già comprato due centrocampisti stranieri e ne cerca un terzo (Koopmeiners) e che Ricci si prenda il Torino.
Tornerà Udogie, che è una certezza e bisognerà vedere quanto giocheranno Kayode e Ndour, campioni europei Under 19 con Bollini. Anche Okoli, Fabbian, Lucca e Baldanzi sono nel mirino. Da verificare gli «inglesi» Casadei e Koleosho. Potrebbe essere ripescato Locatelli. I cosiddetti big si devono svegliare. […]
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