Andrea Elefante per gazzetta.it - Estratti
Solo a metà della prossima settimana si capirà con più chiarezza se, per l'esordio all'Europeo contro l'Albania, l'Italia avrà in formazione, o perlomeno disponibile, Nicolò Barella. Se lo dice perfino il presidente federale, un (piccolo?) dubbio c'è: "Barella ci preoccupa un po', anche se non eccessivamente. Lo aspettiamo con grande ansia", è stata la sintesi di Gabriele Gravina, ieri sul palco del Festival della Serie A. E Gigi Buffon, poco dopo, pur con toni ottimistici non ha sciolto il nodo: "Nicolò farà nuovi accertamenti e con l'esito degli esami capiremo meglio.
Ma potrebbe esserci già con l'Albania". Dunque qualcosa da capire potrebbe ancora esserci: usiamo il condizionale come ha fatto il capo delegazione a proposito della presenza di Barella per il debutto contro la squadra di Sylvinho.
L'analisi delle parole di Gravina può aiutare a capire meglio. Il "non eccessivamente" scongiura il rischio di un taglio, ovviamente al netto di un peggioramento. Oggi imprevisto, tanto che lo staff medico, e lo stesso giocatore, continuano a dare letture della situazione tranquillizzanti: come normale, dato che gli esami effettuati a inizio settimana hanno escluso lesioni, rilevando solo un non meglio precisato affaticamento al retto femorale destro. Il "ci preoccupa un po'" del presidente conferma che i tempi del pieno recupero non sono ancora delineabili con precisione.
Potrà aiutare, in questo senso, l'esame a cui Barella si sottoporrà oggi, probabilmente stamattina: un test che dovrà verificare se e quanto il riposo dei giorni scorsi avrà avuto gli effetti desiderati e "autorizzare" il giocatore a riprendere gradualmente una preparazione normale. Un ricondizionamento che sarà l'anteprima del ritorno in gruppo.