Giulio Cardone per “la Repubblica”
Pogba va allo United, Mancini firma la tregua con l’Inter e resta da separato in casa, i tifosi contestano Berlusconi per il caos Milan. Giornata frenetica, il mercato non vive di solo Higuain. Come si sapeva, l’acquisto del Pipita viene finanziato dalla cessione di Pogba: i legali della Juve ieri hanno avuto l’ok per stilare i contratti, manca solo l’ufficialità (tra oggi domani) per un’operazione che entra nella storia del calcio.
Mai un calciatore è stato pagato tanto: 110 milioni, più 20 per il procuratore Mino Raiola. Plusvalenza da record per il club bianconero e terzo giocatore del manager italo-olandese che va al Manchester United in questa sessione di mercato.
Dopo Ibra e Mkhitaryan, ecco il fuoriclasse chiesto da Mourinho: Pogba firmerà un quadriennale da 13 milioni netti a stagione più 7 per la cessione dei diritti d’immagine. In Spagna assicurano che dietro il rinvio delle firme ci sia un estremo tentativo del Real Madrid: ma è tardi, difficile immaginare un colpo di scena dell’ultim’ora nonostante il disperato pressing di Zidane sul suo presidente Perez.
Di sicuro la Juve avrà i soldi per acquistare il sostituto del francese: con Matic blindato da Conte, il favorito è diventato il 29enne Blaise Matuidi, guarda caso assistito da Raiola. Il Psg ha fissato il prezzo: 38 milioni, la Juve ha le risorse per prenderlo. L’alternativa è Witsel, meno caro del nazionale francese.
Ieri a New York confronto tra il tecnico e i nuovi proprietari dell’Inter. Due ore di colloqui con i dirigenti cinesi, tra i quali il giovane Steven Zhang, figlio del presidente di Suning. Ne è scaturita una tregua che appare fragile: Mancini infatti non ha ottenuto garanzie su quel rinnovo triennale che, al di là del mercato, è il nodo della questione. Però il tecnico non si dimette e Suning non lo esonera perché il divorzio, tra Mancini e il numeroso staff, costerebbe ben 14 milioni lordi.
Più l’ingaggio da assicurare al nuovo allenatore, che sia Leonardo come vorrebbe il “consulente” Moratti o Frank de Boer: in Olanda assicurano che l’agente dell’ex tecnico dell’Ajax la prossima settimana sarà a Milano per parlare con i dirigenti dell’Inter. Situazione tutt’altro che serena, insomma, nonostante i sorrisi di Thohir.
Lui e Suning sperano che l’acquisto ormai prossimo di Candreva e quello (più avanti) di un regista (il preferito è Diarra del Marsiglia) contribuiscano a calmare Mancini, invitato però a non sottovalutare i 136 milioni (per 17 acquisti in 3 sessioni di mercato) già investiti per accontentarlo.
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“Ora basta”: è lo striscione esposto dai tifosi rossoneri davanti a Villa San Martino. Sono arrivati in 250 ad Arcore per urlare la propria rabbia sulla confusione societaria: “Chi sono questi cinesi?”, il quesito-chiave in un cartello: la firma del preliminare slitta dopo Ferragosto, è caos. Una delegazione della Curva è stata ricevuta da Silvio Berlusconi, che ha cercato di rassicurare i tifosi. Poi slogan contro Galliani e Barbara Berlusconi: «Cari figli di papà, meglio spartirsi l’eredità che rifondare la società: ingrati ». Intanto Menez va al Bordeaux, ma il mercato in entrata resta bloccato.