Sofia Goggia è una che vince, dominando, la discesa libera di Cortina – un posto dove l’anno scorso vinse e poi si frantumò un ginocchio prima delle Olimpiadi di Pechino, quelle del “recupero miracolo” – e poi dice:
“mi è bastato per vincere oggi, ma non sono così soddisfatta della mia performance sciistica, sono stata un po’ imperfetta in più punti”.
Fuori dal podio, quarta, è finita Mikaela Shiffrin, tanto per dire. Ma è chiaro che Goggia ha quel parametro lì, naviga a quelle quote. Ciò che c’è sotto è molto relativo. Compreso i record italiani: con questa vittoria ha raggiunto Federica Brignone a 21 vittorie in Coppa del Mondo. Sono le due sciatrici più vincenti della storia dello sci alpino. E – di nuovo – lei che dice?
“sono statistiche all’italiana perché qui c’è una ragazza che ha vinto 4 volte quanto noi (Mikaela Shiffrin, ndr). Questa questa statistica conta poco: io e Federica abbiamo vinto poco per le sciatrici che siamo. Io ho avuto tanti infortuni che mi hanno fermato, lei ha un talento infinito. Noi abbiamo vinto ancora poco per quello che siamo”.
Con buona pace di Ninna Quario, madre di Brignone, protagonista in passato di mille polemiche tra le due “rivali”, peraltro presente a Cortina a godersi la figlia e Goggia che l’agguantava.
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