In gergo tecnico si chiama “concurrency”. Tradotto in calcio italiano significa la visione “doppia” delle partite con lo stesso abbonamento, magari da case diverse. Nella stessa casa sarà possibile. Dazn dice basta. Da metà dicembre non sarà più possibile vedere contemporaneamente lo stesso contenuto sue due posti distanti, collegati a uno stesso abbonamento. Lo scrive il Sole 24, che ha nel board del Gruppo 24 Ore (l’editore dl quotidiano) la numero uno di Dazn Italia Veronica Diquattro, ed è quindi molto informato. Lo stop ad una pratica consentita finora al punto 8.3 delle condizioni di utilizzo non vale ovviamente se ci si trova collegati alla stessa rete fissa.
“Il ‘due al posto di uno’ è però in procinto di lasciare la scena – scrive il giornale di Confindustria – E sarebbero infatti in partenza le comunicazioni agli abbonati che devono essere informati per avere la possibilità di esercitare il recesso, entro 30 giorni”.
La mossa “viene considerata anche nell’interesse della Lega Serie A e dei presidenti dei club, perché in questo modo si colpisce l’utilizzo fraudolento degli accessi a Dazn e si arresta un fenomeno che, nei fatti, riduce il valore dei diritti”. Ma è figlia anche del semi-flop degli abbonamenti, che sarebbero sotto i 700mila abbonati per Tim e intorno agli 1,2 milioni per Dazn, almeno stando ai numeri generali anticipati dal Sole 24.
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