TESTATE SUL MURO - A MARZO 2021 LE VENDITE DEI QUOTIDIANI HANNO SEGNATO UNA NUOVA CONTRAZIONE: NON BASTA LA RIPRESA DEGLI SPORTIVI, NÉ LA CRESCITA DI QUALCHE MIGLIAIA DI COPIE DELLE TESTATE CRITICHE VERSO IL GOVERNO, AD ATTENUARLA. TRADOTTO IN NUMERI: IN UN ANNO SONO STATE PERSE ALTRE 120MILA COPIE COMPLESSIVE – L’IMPATTO SUI BILANCI È DEVASTANTE, GLI EDITORI NON FANNO CHE TAGLIARE GLI ORGANICI E SE I GIORNALI MUOIONO I POLITICI, TUTTI, SONO FELICI…

-

Condividi questo articolo


quotidiani quotidiani

Sergio Carli per www.blitzquotidiano.it

 

Giornali quotidiani in Italia, le vendite nel mese di marzo hanno segnato una nuova contrazione. Né le poche testate in crescita, per poche migliaia di copie appena, solo quelle critiche verso il Governo. Né la parziale ripresa degli sportivi riescono a attenuarla. Tradotto in numeri: si scende da 1.561.821 copie vendute nel marzo 2020 a copie 1.442.598 vendute nel marzo 2021. Sono 119.223 copie in meno, pari al 7,6%.

VENDITE GIORNALI MARZO 2021 VENDITE GIORNALI MARZO 2021

 

Vendite giornali marzo, il confronto con lo scorso anno

Niente al confronto col disastro di un anno fa, quando il mercato perse ben 406 mila copie, circa un quarto, a quota 1570178 da 1976266. Fu una catastrofe firmata coronavirus, fra lockdown, chiese chiuse e campionato fermo. C’è in atto un inesorabile rifiuto della carta, confermato dal calo degli abbonamenti. Sono scesi del 12%, anno su anno, quindi peggio dell’edicola. Questo se non si tiene conto del crollo del quotidiano cattolico Avvenire, che ha perso da solo ben 58 mila copie. Per il resto, il totale degli abbonamenti supera di poco le 120 mila copie, per un terzo concentrate per antica tradizione e buon funzionamento della distribuzione nel Nord Est.

VENDITE GIORNALI MARZO 2021. VENDITE GIORNALI MARZO 2021.

 

Consola, ma poco, la dimensione e la crescita degli abbonamenti digitali, da 360 mila a 440 mila in un anno. Ma il fenomeno è concentrato in poche testate, massime il Corriere della Sera. A prezzi ultra scontati: solo un quarto di quei 400 mila abbonamenti è sottoscritto a valori remunerativi, cioè con uno sconto inferiore al 30%.

 

C’è poco da fare, per ora

Ma nel breve l’impatto sui bilanci è devastante. E nessuno si muove. D’altra parte, se i giornali muoiono per asfissia, i politici, tutti, quelli di sinistra, sono tutti felici. Hanno a disposizione mezzi più docili come tv e internet. In più, la tv dura pochi minuti, i giornali on line si cancellano grazie a quella demenziale legge sulla privacy, i giornali stampati restano per decenni almeno.

quotidiani1 quotidiani1

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...