Oggi sappiamo con certezza di avere di nuovo un grande corridore italiano per le classiche. Da qui ai Giochi di Parigi, io penso che Filippo Ganna ne vincerà almeno una tra Roubaix, mondiale, Lombardia, Sanremo, Fiandre e corsa in linea alle Olimpiadi.
— maurizio crosetti (@m_crosetti) March 18, 2023
Estratto dell’articolo di Maurizio Crosetti per repubblica.it
Su quella specie di trampolino a molla che è la salita del Poggio, Filippo Ganna è saltato come un acrobata e si è dato lo slancio: non per vincere la Sanremo, anche se ci è andato vicino, ma per immaginare e forse vivere una nuova carriera. Anche se a luglio compirà 27 anni, non pochissimi per un atleta e in una disciplina di enorme dispendio fisico, il campione di Verbania potrebbe essere entrato in una dimensione diversa proprio sul Poggio, luogo di costruzioni leggendarie.
Ganna e la volata per il 2° posto
Quando Ganna ha risposto al primo, tremendo scatto di Pogacar, si è visto qualcosa di prodigioso, e cioè un gigante di un metro e 93 trasformare in pura potenza i suoi 82 chilogrammi di peso. Non è andata così sull'attacco decisivo di Mathieu Van der Poel, ma le sorprese per Ganna non erano finite: dopo una discesa perfetta, ha saputo vincere la volata per il secondo posto davanti a due draghi come Van Aert e lo stesso Pogacar, quasi due collezionisti di "classiche monumento" (che, lo ricordiamo, sono Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia). E tra mare, vento e mimose, forse abbiamo assistito davvero a una specie di battesimo.
Appuntamento alla Roubaix
La mutazione di Ganna è attesa da anni, e in parte è già avvenuta. Filippo ha vinto 6 tappe al Giro d'Italia, puntando ovviamente sulle cronometro nelle quali non ha eguali nel mondo, sebbene il 2022 non sia stato sempre esaltante per lui, e una di queste tappe non era contro il tempo. Gli manca però una grande classica, e soprattutto una dimensione da vero protagonista in questo tipo di corse: ma Ganna ci sta lavorando, e nel 2023 punterà tutto su Roubaix e mondiali. Il primo appuntamento nel velodromo belga è per il 9 aprile, domenica di Pasqua.
La potenza di Ganna e la progressione sul passo, oltre alla stazza fisica e alla relativa stabilità sulle pietre, dopo la Sanremo lo rendono tra i favoriti del cosiddetto inferno del Nord: la mitica corsa che nel 2021 è stata vinta da Sonny Colbrelli, che arrivò al traguardo come una statua di fango e che in seguito ha dovuto abbandonare il ciclismo per gravi problemi cardiaci, rischiando la vita. Prima di Colbrelli, però, la Roubaix era stata italiana per l'ultima volta soltanto nel 1999 grazie a Tafi: appena due vittorie tricolori in quasi un quarto di secolo.