Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera”
Ehi, ci sono anch' io. Come uno che entra alla festa in ritardo (diciamo di 73 minuti), solo dopo che i buttafuori all'ingresso hanno scrutato per bene se aveva i requisiti (mmh, sei fuori età, e poi quella reazione in campo col ct e anche i tuoi fan, amico, ti stanno voltando le spalle, il 70% dei portoghesi non ti voleva titolare), un po' infastidito e un po' offeso, Cristiano Ronaldo ha la faccia di chi non si capacita di come, fino a ieri, tutto questo fosse suo e ora il suo stesso mondo voglia metterlo ai margini, in panchina addirittura, lui e le sue 194 presenze in Nazionale.
Sotto il flash di un numero mai visto di fotografi che danno le spalle al campo, con l'urlo dello stadio Lusail che invoca il suo ingresso, CR7 guarda segnare una tripletta (la prima in Qatar) uno che di presenze col Portogallo ne ha 4, ha 21 anni, si chiama Gonçalo Ramos, dal Benfica vuole spiccare il volo e se ne andrà con il pallone sottobraccio.
Ingrati? Ovvio, ma è un mondo spietato e Cristiano lo sa meglio di chiunque altro, perché lo spietato, l'accentratore, l'egoista, è sempre stato lui. Il Qatar è la festa degli altri, del nuovo che avanza e di quei tre che sono entrati con il tappeto rosso ai quarti (in ordine di apparizione: Lionel Messi, Kylian Mbappé e Neymar), non la sua. Che si mangia le unghie, non festeggia il primo gol dell'usurpatore, ma scatta in piedi solo quando raddoppia Pepe, il suo vecchio scudiero al Real, e poi deve rassegnarsi e alzare le braccia al cielo sul terzo, sul quarto e sul quinto.
Nessun gol, però, ha avuto il boato del suo ingresso un po' umiliante, il c.t. Santos si regala una notte da Spalletti con Totti. CR7 non guida ma è al traino, la sua punizione, come centinaia di altre prima, sbatte sulla barriera, poi segna ma è in fuorigioco, poi il rimbalzo lo tradisce, poi vede anche Leao, entrato dopo di lui, trovare gloria.
Per lui c'è tempo per un applauso veloce agli spalti dove c'è la sua famiglia, riunita come un consiglio di guerra, e l'ingresso, solitario, ben prima dei compagni, negli spogliatoi. È tutto un po' triste così. Saranno le ultime notti su questi livelli, prima di andare a contare i soldi all'Al Nassr in Arabia? E sia. Ma prima di perderci con gli zero degli assegni, le cifre del calcio dicono 118 gol con il Portogallo, unico ad aver realizzato almeno una rete in 5 Mondiali e in 5 Europei, e d'improvviso uomo di troppo.
cristiano ronaldo abbandona il campo durante i festeggiamenti 2
Nel suo destino, poi, c'è il confronto con quel tizio argentino e al momento CR7 sembra fermo con le luci lampeggianti sul suo Sunset Boulevard: Messi ha segnato il suo primo gol in una partita a eliminazione diretta contro la Polonia, a lui non è riuscito. Messi è a 9 gol ai Mondiali, lui resta a 8. Il Portogallo è entrato anche senza di lui nel privé dei quarti, magari il divertimento è solo rimandato. Magari.
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