Massimo Gramellini per corriere.it
Non ci stanno a capire più niente.
Gli inglesi, dico, e non soltanto loro. Sui prati di Wimbledon sfila un’Italia che sembra fatta apposta per confondere le idee a chi è abituato a orientarsi con la bussola degli stereotipi. Dov’è finito l’italiano mediterraneo, indisciplinato, vittimista e mammone?
Il numero uno del mondo è uno spilungone rosso che parla bene tedesco ed è più compassato di un lord inglese, la finalista del singolare femminile una combattente solare con babbo toscano, mamma polacca e nonno ghanese, e il semifinalista di quello maschile un ragazzo-padre di ventidue anni che alterna il biberon alla racchetta, da lui impugnata ancora come un pennello e non come una clava.
Sinner, Paolini, Musetti: ma che Italia è?
Inedita nelle facce e nei comportamenti, oltre che nei risultati.
(...) La realtà, adesso, è quella che va in scena a Wimbledon e che tra meno di un mese sarà replicata alle Olimpiadi.
Soltanto lì, però. I nuovi eroi dello sport sono le avanguardie di un’Italia solida e aperta che purtroppo non esiste ancora, ma almeno per quest’estate cercheremo di farcele bastare.
lorenzo musetti e la fidanzata lorenzo musetti
jasmine paolini jasmine paolini e la madre