Basto che gli dice di stare in porta e lui gli esce addosso chiudendogli l’uscita col sinistro, così facendo fa anche fatica a spazzare essendo col destro. È molto semplice, Ale sbaglia la scelta di non spazzare ma si vede come neanche handanovic lo avvisi di Ronaldo. #InterJuve pic.twitter.com/QNAkrF1ncf
— Alessandro Canto (@ale43127805) February 2, 2021
Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, gran bel derby d’Italia stasera a Milano tra l’Inter e la Juve. I bianconeri vincono 2-1 una partita serratissima, dove il pressing di ciascuno su ciascuno era asfissiante, uno scontro combattuto su ogni metro quadro del campo per tutti i 90 minuti. Naturalmente non dimentico il fatto che i nerazzurri fossero privi di due fuoriclasse come Lukaku e Hakimi, così come nella partita di campionato noi avevamo giocato senza due monumenti del calcio moderno quali Cuadrado e De Ligt.
Bellissimo il gol d’avvio dell’Inter, un’azione tecnicamente ricca dove i due nanenorottoli del loro attacco hanno avuto ciascuno la meglio sui nostri possenti difensori Demiral e De Ligt, e magnifica la giocata del terrorizzante Barella su cui Lautaro si è avventato con tale fulmineità da sorprendere lo stesso immarcescibile Gigione nostro.
Poi un regalino, sotto forma di rigore, che ci viene fatto da un difensore nerazzurro che strattona vistosamente Cuadrado in area, e seppure lui non potesse raggiungere la palla lassù in aria neppure se fosse stato uno dei piloti britannici che hanno vinto la terribile battaglia dell’estate 1940 contro gli aerei d’attacco tedeschi.
Poi una iper genialata di Ronaldo che capisce in anticipo un pasticcio che stanno creando Bastoni e il loro portiere Handanovic e la mette dentro con la finezza di un giocatore di biliardo. Tutto questo nel primo tempo.
Nel secondo tempo è lotta lotta lotta. Loro tengono la palla, organizzano gli attacchi, hanno lì davanti quel Sanchez il cui baricentro basso gli permette degli scatti rapidi e violenti contro i quali Demiral e De Ligt devono spremere il meglio di sé stessi. Molto agone, scontri a uomo furibondi, nervi di tutti a fior di pelle, un arbitro che lascia giocare fedele al motto che il football non è uno sport per signorine.
Resta il 2-1 che dimostra come la Juve stia ritrovando pezzo a pezzo il meglio di sé. Indimenticabile la faccia di Ronaldo quando a 15 minuti dalla fine Pirlo fa benissimo a sostituirlo. Avessero detto a un Gesù Cristo dei nostri tempi che lui era un musulmano, non avrebbe avuto un’altrettale espressione disgustata e incredula.
GIAMPIERO MUGHINI