Chiara Pizzimenti per vanityfair.it
Tutti hanno conosciuto questo ragazzo un giorno di febbraio di cinque anni fa. Il 3 febbraio del 2019 è il giorno in cui è cambiata la vita di Manuel Bortuzzo. Da alcuni mesi si era trasferito da Trieste a Roma per allenarsi nel gruppo del centro federale di Ostia con Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti attraverso il programma Road to Tokyo 2020. Puntava a quelle Olimpiadi, lo vedremo oggi in gara alle Paralimpiadi di Parigi 2024.
Quel 3 febbraio era fuori da un pub della periferia di Roma, non lontano da casa sua. Qui è stato colpito alla schiena. I proiettili non erano diretti a lui. C’è stato uno scambio di persona. Lui ha rischiato di morire. Per 12 millimetri uno dei proiettili non è arrivato all'aorta. Non aveva ancora vent’anni. I colpi gli provocano una lesione al midollo. C’è una paralisi alle gambe.
La riabilitazione lo porta presto in acqua, ma nulla è come prima. «Tornare in acqua mi ha proprio sbattuto in faccia la realtà della mia condizione. Finché stavo sulla terraferma non me ne rendevo conto. Quando mi sono rimesso in gioco ho capito bene dove sono finito e da lì è iniziato un percorso lungo e difficile, soprattutto dal punto di vista mentale» ha detto a Olympics.com.
Impossibile essere alla Paralimpiadi di Tokyo dove in tanti già lo vedono. Lui ha bisogno di fare altro, di riprendere prima di tutto la sua vita quotidiana. C’è un libro che arriva quasi subito e un altro in seguito, c’è un film che lo vede insieme a Raoul Bova, Massimiliano Rosolino, Filippo Magnini ed Emiliano Brembilla. C’è la musica. Ci sono i tatuaggi che mai avrebbe immaginato di farsi prima: quella data di febbraio, i 12 millimetri che gli hanno salvato la vita, l’aquila, la parola cambiamenti. Passa per i social e la tv ed è qui nella casa del Grande Fratello Vip che nasce l’idea di provare davvero a qualificarsi alle Paralimpiadi dove farà i 100 rana.
C’è sempre stata la famiglia accanto a Manuel Bortuzzo. Il padre ha scritto sui social in vista della gara: «Comunque vada sarà un successo». C’è Aldo Montano, campione olimpico di sciabola, incontrato nella casa. «Forse sarei arrivato alle Paralimpiadi comunque, ma quel che mi sono portato fuori dalla casa a livello umano è stato un valore aggiunto alla mia vita. Insieme a lui abbiamo ripercorso tutta la sua carriera, è sembrato quasi un passaggio di testimone: lui si ritirava e allo stesso tempo accendeva il fuoco in me» ha raccontato a Repubblica.
manuel bortuzzo 3 manuel bortuzzo manuel bortuzzo lulu selassie 4
manuel bortuzzo 4 manuel bortuzzo al concerto di ultimo manuel bortuzzo bortuzzo cover manuel bortuzzo lulu selassie 6 manuel bortuzzo 1 manuel bortuzzo bortuzzo manuel bortuzzo lulu selassie 5
(...)