Antonio Conte non accetta critiche. Secondo il tecnico, l’Inter ha fatto ciò che andava fatto. È mancato soltanto il gol. “La squadra non è sembrata cattiva? Sono pareri vostri che io rispetto, non sono d’accordo - ha detto a Sky Sport dopo l’uscita dalla Champions League -. Penso che la squadra abbia fatto tutto ciò che doveva fare, ha dell’incredibile che non siamo riusciti a fare un gol in 180 minuti.
Il loro portiere è stato sempre il migliore in campo. Quale cattiveria è mancata? I ragazzi hanno dato tutto. Non possiamo fare adesso delle valutazioni, c’è molto rammarico. Non mi sento di dire che ci sia stata mancanza di determinazione. C’è stata mancanza del gol e se non fai gol non vinci. Non siamo stati fortunati con arbitri e Var in tutta la Champions, l’Inter non è stata rispettata. Andate a vedere tutte le situazioni che ci sono capitate. Potevamo passare il turno facendo un gol”.
“Deficit di energia e i cambi di Sanchez ed Eriksen? Con Alexis ci saremmo andati a sbilanciare, poi c’era Lautaro che aveva finito l’energia - ha continuato Conte a proposito delle ultime sostituzioni -. A metà campo i calciatori erano quelli. Ho preferito mettere una punta in più a venti minuti dalla fine. È mancata la qualità? Non ho niente da rispondere” ha invece detto a Capello. E quando gli hanno parlato di mancanza di gioco ha risposto così: “Oggi lo Shakhtar ha stravolto il suo sistema, pensate prima di fare le domande. Il piano B? C’è, ma non ve lo dico perché poi si scopre e siamo rovinati”.
Conte-Capello, ancora scintille
"Di solito si dice che chi vince festeggia e chi perde spiega, stavolta non è andata proprio così” ha detto Anna Billò dopo l’intervista. “Ci vuole anche la forza di spiegare, è troppo facile arrivare col sorriso quando si vince - il punto di vista di Capello -. C'è un rispetto per quelli che vengono a farti le domande. Dovresti educatamente dare delle risposte, quando vinci è tutto troppo facile. Ci vuole rispetto per i media, per i colleghi e per tutti quelli che lavorano nel mondo del calcio”....
QUANDO CAPELLO BOCCIO’ CONTE
Nell’estate 2004, Capello bocciò due volte Conte. L'allora giocatore bianconero aveva un'opzione per il rinnovo, ma il nuovo tecnico, che subentrava a Lippi non la fece esercitare. Allora il salentino chiese di entrare nello staff tecnico juventino: altro no di Fabio…
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