Da gazzetta.it
Il sorriso è quello di sempre e non tradisce alcun nervosismo. Massimiliano Allegri arriva con 4 minuti di ritardo, si toglie la giacca della tuta e attacca senza aspettare la prima domanda: “Vi dico io che con il presidente ci vedremo in settimana. Quindi immagino che le domande siano finite qui... posso andare, giusto?”. Allegri sembra incuriosito più che infastidito da tutte le voci che circolano sul suo futuro: “Mi sta facendo divertire tutto quello che leggo.
A volte mi chiedo: ma se in questi anni non fossi riuscito a portare a casa qualche trofeo, che cosa sarebbe successo? Forse mi avrebbero impalato da qualche parte. Comunque ci sono abituato e tutto questo fa parte del gioco, è giusto così. Con il campionato finito almeno movimentiamo un po’ la situazione. Io e Agnelli ci vedremo e parleremo a 360 gradi, come è sempre stato. Gli avevo detto prima dell’Ajax che sarei rimasto. Devo gratitudine a lui e alla società, ma non posso piacere a tutti e non mi piace piacere a tutti. Il calcio è fatto di lavoro e di risultati”.
Allegri ribadisce concetti già espressi spesso in queste tre settimane, però più che convincente appare sfuggente. Così di fronte alla domanda diretta “Ronaldo ha detto che resterà al mille per cento, lei se la sente di affermare lo stesso?”, svicola, senza dare una risposta netta. “Come ho già detto - ribadisce - ho già detto al presidente che sarei rimasto, ora però dobbiamo parlare. Io ho in mente da sei mesi la nuova Juventus, ma devo prima incontrare Agnelli per vedere se siamo d’accordo. Poi bisognerà parlare delle cose tecniche”. La sensazione è che il tecnico aspetti la prima mossa della società: “Il presidente ha detto dopo l’Ajax che sarei rimasto, con lui ho un rapporto molto diretto e questa è la cosa più importante. Una società solida è la base per ottenere grandi risultati. L’incontro non è stato posticipato, semmai anticipato, perché lo abbiamo sempre fatto a fine campionato. Al Milan l’ultimo anno scrivevano che al posto mio sarebbe arrivato Guardiola. Già che ci sia il suo nome è positivo. Se posso restare anche a scadenza? Non so e non posso rispondere adesso”.
Sullo sfondo c’è la partita con la Roma, che conta per i giallorossi ma non per la Juventus. Allegri ne approfitta per fare il bollettino medico: “Abbiamo recuperato Alex Sandro, Bentancur, Dybala, Emre Can”. Dybala potrebbe giocare dall’inizio: anche sul futuro dell’argentino, che non pare essere nei piani di Allegri, il tecnico non si sbilancia: “Non è vero che ha cambiato ruolo, ha sempre giocato nella stessa posizione, l’anno scorso aveva vicino Higuain e Mandzukic, quest’anno c’è Ronaldo che è un giocatore diverso”. Idem su Cancelo, altro giocatore considerato sacrificabile: “Cancelo è migliorato da quando è arrivato, in fase di possesso qualità straordinarie. Bentancur è cresciuto ma deve ancora migliorare in tante cose, per esempio negli inserimenti, nel tiro, negli assist. La Juve ha giocatori avanti con l’età ma anche giovani importanti. La rosa è miscelata bene. E’ una squadra che ha fatto tanti risultati pur essendo stata molto cambiata negli anni”. Con Allegri cinque scudetti in cinque anni, l’incontro tanto atteso chiarirà se ci sarà anche un Max sesta versione.
ALLEGRI allegri cr7 allegri allegri cover allegri fazio ambra allegri allegri adani tapiro ad allegri