trittico giardino delle delizie
Le opere di Hieronymus Bosch erano note per i dettagli da incubo: un uomo che suonava il suo naso a forma di flauto, un uccello mostruoso che beccava i peccatori e li rispingeva nel pozzo, il culo del diavolo tentatore. Il dipinto più famoso è forse “Il Giardino delle delizie”, con orde di uomini nudi in scioccanti contorsioni tantriche, che ora è diventato un libretto da colorare per i piccoli amanti dell’arte. Non sembra appropriato a dei bambini, proprio come non lo sembra la fiaba “Pish Posh, said Hieronymous Bosch”.
Questi due prodotti dimostrano invece come un artista vissuto 500 anni fa sia riuscito a ritrarre visioni oscure che oggi sono più popolari che mai. Su di lui escono libri, nel 2007 gli è stato dedicato il museo, i suoi disegni sono finiti sulle scarpe Dr Martens, sui leggins, sulle canottiere e sugli skateboard. Come è successo? Ebbe popolarità ai suoi tempi, poi fu dimenticato nella Controriforma, quando la Chiesa decise di riaffermare se stessa con santi, luce e salvezza. Non esattamente ciò che Bosch proponeva. Fu ripreso dai surrealisti, che lodavano l’immaginazione e l’inconscio e non disdegnavano sadismo e blasfemia, contro la religione e la moralità borghese.
Una tesi persistente su Bosch, avanzata da Wilhelm Fraenger nel 1947, è che fosse membro del culto segreto “The Brethren of the Free Spirit”, eresia medievale che quindi farebbe interpretare “Il Giardino delle delizie” in modo diverso, ovvero come la cornucopia dell’amore libero. La tesi del culto sessuale è più popolare di quella secondo cui Bosch
era in uno stato “stupefacente” mentre dipingeva. Gli esperti pensano che non fosse sotto effetto di droga, questa è un’idea nata negli anni Sessanta, quando il mondo si guardava con gli occhi degli hippie e tutto era frutto di LSD.
La verità è che Bosch era un uomo fuori dal suo tempo, frequentava orge in stile “Eyes Wide Shut” e dipingeva le tele al chiaro di luna. Continua ad essere la musa di tanti artisti, vedi il regista Guillermo del Toro (“Il labirinto del fauno”), lo stilista Alexander McQueen, lo scrittore Michael Connelly. Forse la sua rilevanza deriva dal fatto che i tempi attuali appaiono simili ai suoi. Come lui le persone sentono che il mondo è al collasso, e hanno totale sfiducia nelle istituzioni. Lui aveva il nostro gusto per l’Apocalisse.
Erik van Schaaik, scrittore e regista del prossimo film di animazione “Hieronymus”,, descrive Bosch come “il primo artista heavy-metal” e così sarà il suo personaggio. Lo stile del pittore è una specie di rock ‘n’ roll delle tenebre.