Antonio Riello per Dagospia
il campo di grano di john constable nel centro commerciale di jarrow inghilterra
L'Inghilterra, culla della Rivoluzione Industriale, è stata nel contempo anche la pioniera del culto del "countryside" e ai suoi valori estetici e morali. Uno dei pilastri portanti della sensibilità contemporanea: il cosiddetto "sentimento della Natura". La campagna come fonte di ispirazione e di ristoro intellettuale.
John Constable (1776-1837) ha dipinto per tutta la sua vita l'umile lavoro dei contadini nei campi nel Suffolk, i suoi quadri di carattere agreste campeggiano nei più importanti musei del Regno Unito. Uno storico dell'Arte esigente come Ernst Gombrich gli dedica molta ammirazione nelle sue pagine. Constable con le sue generose pennellate è certamente il pittore che ha contribuito, come e più del celebrato Joseph Mallord William Turner, alla creazione della coscienza nazionale del paesaggio in Gran Bretagna. Una devozione più volte pubblicamente condivisa anche dall'attuale Monarca.
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Per capire la mentalità britannica bisognerebbe per davvero osservare con attenzione le sue opere, magari leggendo subito dopo la raccolta di poesie "Lyrical Ballads" (1798) di William Wordsworth and Samuel Taylor Coleridge. La Nostalgia per la Natura e il suo riscatto (materiale e soprattutto culturale) sono lì, assolutamente evidenti e trionfanti.
L'immaginario Romantico di tutto l'Occidente trova questo riscatto uno dei suoi punti fondanti. Il "Carro di Fieno" (1821) e "Il Campo di Grano" (1826) entrambi alla National Gallery di Londra, sono considerato unanimemente tra i sui capolavori più iconici.
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Gabriele Finaldi, il direttore della National Gallery ha avuto una idea tanto semplice quanto geniale, far girare per il paese, in luoghi "assolutamente ordinari" proprio “Il campo di Grano". In un normalissimo centro commerciale a Jarrow (Tyne and Wear, nel Nord-Est dell'Inghilterra) è ora a disposizione dei clienti indaffarati dallo shopping, non una copia, ma proprio l'originale dipinto di Constable.
Protetto prudentemente da uno spesso vetro e solo per qualche settimana, ma intanto c'è. Non tutti ovviamente possono andare nella lontana Londra ad omaggiare/vedere-da-vicino il celebre quadro, soprattutto i bambini e i più anziani. Dare questa possibilità, assolutamente gratuita, è un tangibile segno di autentica democrazia culturale. Una cosa concreta, finalmente. E senza i soliti marchingegni digitali che escludono, di fatto, le generazioni meno giovani.
gabriele finaldi direttore della national gallery di londra
Poi l'opera in questione si sposterà (con le dovute cautele) in altre aree "periferiche" del Regno Unito, sempre a disposizione del cittadino comune. Tra l'altro tutto questo fa bene anche agli affari locali: una ragione in più per recarsi a fare la spesa.
Immaginare una edizione di questa iniziativa sul suolo Italico è un po' come se le aree di sosta ospitassero lungo le Autostrade Italiane, a rotazione, opere dei grandi maestri degli Uffizi. Qualcuno in Italia, anni fa, ebbe quest'idea, ma non se ne fece niente. Ci fu chi disse: "per carità! che la gente comune non si impicci troppo del Patrimonio Culturale... a chi vuoi che gliene freghi qualcosa?". E poi la tremenda e gelosa burocrazia dei musei come reagirebbe di fronte a tanta scandalosa esibizione di democrazia? I quadri fuori dei Musei? Peccato Mortale!
Avranno fatto anche la cazzata della Brexit 'sti inglesi, ma qui nella "Perfida Albione" c'è ancora qualcosa da imparare.
gabriele finaldi direttore della national gallery di londra 2 John Constable 1 John Constable 10.Jpeg John Constable - Wivenhoe Park John Constable - The Hay Wain John Constable il campo di grano di john constable nel centro commerciale di jarrow inghilterra Countryside Riello – antonio Riello