Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
airbnb e l'accordo per le olimpiadi
A marzo si vota per le elezioni municipali in tutta la Francia e una delle corse più importanti, se non la più importante, è quella alla carica di sindaco di Parigi. La campagna elettorale è cominciata da settimane, la sindaca uscente Anne Hidalgo è favorita ma preferisce dire che sta ancora pensando se ripresentarsi o no (lo farà quasi sicuramente).
In ogni caso tutti i candidati, ufficiali e non, hanno preso posizione su Airbnb, la piattaforma di affitti a breve termine accusata di falsare il mercato immobiliare, fare crescere i prezzi e espellere di fatto le famiglie parigine dal centro della capitale, «che rischia di diventare un parco giochi per turisti». I turisti sono una categoria mai così esecrata a Parigi come in questa fase pre-elettorale - forse perché non votano - benché in 38 milioni abbiano visitato Parigi nel 2018 dando occupazione a un lavoratore dipendente su dieci.
Comunque, tutti contro Airbnb: da limitare, tassare, o proibire del tutto, magari con il referendum già promesso da Anne Hidalgo come uno dei suoi primi atti se venisse confermata alla guida della capitale. In questo clima, la grande sorpresa: senza fare troppo rumore, e senza consultare le autorità cittadine, l' azienda di San Francisco ha firmato un contratto con il Comitato olimpico internazionale da mezzo miliardo di dollari e sarà sponsor dei prossimi Giochi fino al 2028, da Tokyo 2020 a Milano-Cortina nel 2026. Compresa quindi l' Olimpiade di Parigi 2024.
Nonostante le polemiche accanto ai cinque cerchi olimpici a Parigi ci sarà il logo Airbnb, che oltretutto, secondo il presidente del Cio, Thomas Bach, «conferma la nostra strategia di organizzare Giochi che lascino un' eredità durevole alla comunità che li ospita». L' accordo riguarda in particolare gli alloggi delle famiglie degli atleti, oltre che dei turisti. Venerdì invece sono stati rivelati i primi progetti del villaggio olimpico che sorgerà a Saint-Denis e Saint-Ouen, alla periferia di Parigi.
La presenza di Airbnb come sponsor di Paris 2024 ha provocato la reazione indignata degli albergatori, che da mesi combattono la loro battaglia per limitare l' espansione della piattaforma concorrente. «In queste condizioni sospendiamo la partecipazione all' organizzazione dell' Olimpiade del 2024», ha detto Laurent Duc presidente del sindacato degli albergatori.
Al loro fianco si è subito schierato l' assessore agli alloggi della giunta attuale, il comunista Ian Brossat, già autore l' anno scorso del pamphlet «Airbnb, la città uberizzata» e di forti proteste quando Airbnb ha collaborato con il Louvre. «È una scelta scandalosa - ha detto Brossat - oltretutto il comune di Parigi è in causa con Airbnb». Oggi un privato a Parigi può affittare a breve termine fino a 120 giorni all' anno, e sono 70 mila gli appartamenti parigini disponibili sulla piattaforma. Le cose potrebbero cambiare dopo l' intervento del Parlamento, nelle prossime settimane, e il referendum post-elezioni.
airbnb fra gli squali a parigi parigi