"Sul mio conflitto di interesse accetto il confronto: ma solo con il prof. Matteo Bassetti e con il Prof. Andrea Crisanti che hanno partecipato alla trasmissione delle Iene dove sono stato gravemente diffamato". Inizia così il messaggio lanciato sul proprio profilo Facebook da Roberto Burioni, protagonista di un servizio de Le Iene nella puntata di martedì scorso. "Mi ritengo, anche se qualcuno dei miei nemici non sarà d'accordo, un uomo di scienza che ha dedicato alla scienza tutta la vita - prosegue Burioni -. La pandemia che ci ha colpito è stata una tragedia di proporzioni mondiali, che solo nel nostro Paese ha falcidiato decine di migliaia di famiglie. Inutile dire che è inammissibile scherzarci su, e inutile dire che l'argomento è dannatamente scientifico".
Burioni contro Le Iene
"Accetto ogni possibile critica ma non posso accettare che venga messa in discussione la mia onestà. Una notissima e seguitissima trasmissione televisiva l’ha messa gravemente in dubbio sostenendo apertamente che io parlerei pubblicamente delle possibili cure tacendo volontariamente il fatto di avere forti interessi economici su una di esse. In buona sostanza criticherei o sminuirei le altre per favorire quella che mi porterebbe denaro. Falso.
Tutto irrimediabilmente falso ma anche, scientificamente, completamente sbagliato - sbotta Burioni -. Il prof. Matteo Bassetti e il prof. Andrea Crisanti hanno partecipato alla trasmissione dove sono stato pesantemente diffamato. Ma il conflitto di interessi non è un’opinione, bensì una questione oggettiva. Con il loro supporto sono stato accusato di perseguire un profitto personale denigrando l’utilizzo del plasma proveniente da donatori per curare Covid-19 al fine di favorire l’utilizzo del 'plasma sintetico' fatto con anticorpi monoclonali umani anti-Covid-19, dal quale io trarrei un vantaggio economico".
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