Antonio Castro per “Libero quotidiano”
Portare il vaccino ai nonni e a tutti quelli che a questo punto della campagna vaccinale non hanno avuto modo o maniera di presentarsi negli oltre 2mila poli vaccinali diffusi in tutta Italia. Il generale degli alpini, Francesco Paolo Figliuolo, non lo dice chiaramente di ma si tratta di una vera e propria "caccia ai nonni" e a tutti quelli che ancora non si sono vaccinati. Tra gli over 70, ha spiegato il generale di Divisione intervistato da Domenica In, «oggi abbiamo 2.650mila non vaccinati una platea di 18,1 milioni».
Così come «tra gli over 80 ne mancano solo 350mila». Proprio nel primo giorno in cui, all'aperto, sarà possibile girare senza mascherina salta fuori che la struttura commissariale ha chiesto «di fare un procedimento attivo». Tradotto: si andrà a cercare casa per casa chi per età, residenza e difficoltà varie non è riuscito ancora a farsi vaccinare. «Abbiamo immesso oltre 50 team mobili della Difesa che insieme a quelli sanitari delle Regioni e delle Provincie autonome stanno battendo i paesini più isolati per cercare di intercettare chi è allettato», spiega nel dettaglio.
Insomma, inizia un secondo tempo nell'iter nazionale di vaccinazione. Soprattutto per quelle fasce più "deboli" della popolazione che rischiano di più nel caso venissero in contatto con il virus: «Sugli over 70», elenca Figliuolo, «siamo a poco più dell'80%, quindi ci sono 1.5 milioni di persone che vanno cercate. E questo va fatto anche per gli over 50». Meno "chiacchierone", il generale, sull'eventuale prolungamento dello stato emergenziale. Figliuolo mette le mani avanti: «Credo che un po' ancora la struttura commissariale andrà avanti. Lo stato d'emergenza teoricamente finisce a fine luglio però penso che il governo sia molto cauto.
Finché c'è bisogno la struttura c'è e io sono a disposizione dell'Italia», taglia corto.
In effetti con la ripresa dei contagi, indotta dalla "variante Delta", mercoledì il governo, nel previsto Consiglio dei mini stri, potrebbe prolungarne l'operatività. Era già stato ipotizzato di posticiparne il termine a fine dicembre 2021. Ma si vedrà più avanti a seconda dell'andamento dei contagi. Adesso, «l'obiettivo è mantenere il trend di 500mila dosi al giorno». Cercando di correre davanti al virus «Il 60% della platea dei vaccinabili ha avuto una dose, uno su tre. Ad oggi siamo a 49,5 milioni di dosi somministrate».
Certo c'è da iniettare le seconde dosi, che dopo un periodo di quasi due settimane sembrano fornire una ragionevole copertura. L'importante è arrivare alla fine dell'estate con un considerevole numero di iniezioni: «Sono convinto che a fine settembre avremo l'80% dei vaccinati», garantisce. Sulla stessa lunghezza d'onda è anche il virologo Fabrizio Pregliasco «Ora», insiste il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi, «servirebbe una campagna di vaccinazione 2.0, più di prossimità, per raggiungere chi non l'ha avuto, facilitando chi non è ancora stato vaccinato».