Elisa Messina per www.corriere.it
Sono 4.054 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati 2.535). Sale così ad almeno 4.747.773 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 48 (ieri sono stati 30), per un totale di 131.904 vittime da febbraio 2020.
Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 4.540.823 e quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri 2.626). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 75.0464, pari a+392 rispetto a ieri (-121 il giorno prima).
I tamponi e lo scenario
I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 639.745, ovvero 417.359 rispetto a ieri quando erano stati 222.385 (e questo spiega il significativo aumento odierno di nuovi positivi). Mentre il tasso di positività scende allo 0,6% ieri era 1,1%.
Il sistema sanitario
Crescono leggermente le degenze, ma non le terapie intensive. A questo proposito l’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani ci rassicura: «Non si teme una nuova ondata pandemica con nuove pressioni sulle terapie intensive grazie alla copertura vaccinale piuttosto alta anche se ancora lontana da quel 95% che ci renderebbe più tranquilli» dice il presidente Vergallo.
Guardando i numeri, posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono 25 più di ieri (ieri +106), per un totale di 2064 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono 3 più di ieri (ieri -3) — si tratta del saldo tra le persone uscite e quelle entrate in TI —, portando il totale dei malati più gravi a 341, con 37 ingressi in rianimazione (ieri 18).
I vaccini e le terze dosi
Le dosi di vaccino somministrate sono oltre 89 milioni. I cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale sono oltre 44,4 milioni (82,3% della popolazione over 12). Ad aver ricevuto almeno una sola dose sono 46,5 milioni di persone (86,1% dei vaccinabili).
Procede intanto la somministrazione delle terze dosi (o addizionali): sono più di 925mila gli italiani che, completato da sei mesi il ciclo vaccinale, hanno ricevuto la dose booster. E dalle istituzioni sanitarie ( ministero della salute e Iss) arriva la conferma che da gennaio, verosimilmente, la terza dose sarà necessaria per tutti.
Il prossimo 28 ottobre, la Commissione tecnico consultiva dell’Aifa discuterà della nuova dose per coloro che hanno ricevuto il vaccino monodose di Johnson&Johnson. Tra le ipotesi c’è anche la possibilità che per la nuova inoculazione venga utilizzato un vaccino a mRna — Pfizer o Moderna — in quella che viene definita «vaccinazione eterologa». Per questa nuova somministrazione non sarebbe necessario aspettare che sia trascorso il periodo di sei mesi dalla prima.