Paola Caruso per www.corriere.it
Sono 16.213 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati 24.259). Sale così ad almeno 5.405.360 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 137 (ieri sono stati 97), per un totale di 135.778 vittime da febbraio 2020.
Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 4.899.879 e 8.640 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri 9.403). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 369.703, pari a +7.428 rispetto a ieri (+14.803 il giorno prima).
I tamponi e lo scenario
I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 337.222, ovvero 229.078 in meno rispetto a ieri quando erano stati 566.300. Mentre il tasso di positività è 4,8% (l’approssimazione di 4,807%); ieri era 4,3%.
Meno contagi in 24 ore rispetto a ieri. Come ogni lunedì, la curva tocca il «punto minimo» della sua altalena settimanale, per effetto di un minor numero di tamponi (sono quelli processati di domenica). Ma la tendenza resta in salita e lo si vede dal confronto con lo scorso lunedì (13 dicembre) — lo stesso giorno della settimana — quando sono stati registrati +12.712 casi con un tasso del 4%: oggi, infatti, ci sono più nuove infezioni di quel giorno.
«Il 2022 deve essere l’anno in cui metteremo fine alla pandemia», dice il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Le vittime
Sale il bilancio delle vittime: sono 137 nel bollettino contro le 97 di ieri. Si tratta del dato più alto di questo mese, che supera i 129 decessi del 15 dicembre. Ricordiamo che esattamente un anno fa, il 20 dicembre 2020, le persone che hanno perso la vita a causa del Covid sono state 352.
Il sistema sanitario
Prosegue l’incremento delle degenze in ogni area. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono +375 (ieri +150 ), per un totale di 8.101 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono +21 (ieri +13) — si tratta del saldo tra le persone uscite e quelle entrate in TI —, portando il totale dei malati più gravi a 987, con 73 ingressi in rianimazione (ieri 78).