Paola Caruso per www.corriere.it
Sono 2.834 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati 2.818). Sale così ad almeno 4.777.614 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 41 (ieri sono stati 20), per un totale di 132.161 vittime da febbraio 2020.
Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 4.561.006 e 2.065 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri 1.524). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 84.447, pari a +725 rispetto a ieri (+1.274 il giorno prima).
I tamponi e lo scenario
I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 238.354, ovvero 91.629 in più rispetto a ieri quando erano stati 146.725. Mentre il tasso di positività scende all’1,2% (l’approssimazione di 1,188%); ieri era 1,9%.
Stabile il dato dei nuovi contagiati. Il numero di tamponi odierni è più basso rispetto a un normale martedì perché si tratta delle quantità di analisi processate il primo novembre (un giorno festivo), di conseguenza il numero dei contagi in 24 ore è più contenuto rispetto appunto allo scorso martedì (26 ottobre), quando sono stati registrati +4.054 casi con 639 mila test.
Anche se il virus ha ripreso a circolare, la situazione degli ospedali non desta preoccupazione, come ha spiegato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni di L’Italia s’è desta, su Radio Cusano Campus: «La scorsa settimana abbiamo avuto un balzo in alto dei casi settimanali di oltre il 42%, quindi il virus ha ripreso a circolare — ha detto Cartabellotta —. È evidente che l’impatto a livello ospedaliero è molto modesto». Grazie ai vaccini.
I vaccinati
Le dosi di vaccino somministrate sono oltre 89,9 milioni. I cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale sono oltre 44,7 milioni (82,95% della popolazione over 12). Ad aver ricevuto almeno una sola dose sono 46,6 milioni di persone (86,35% dei vaccinabili).