Dagotraduzione dal Mailonline
Il cloro contenuto nell’acqua delle piscine può uccidere il virus del Covid-19 in meno di 30 secondi. I virologi dell’Imperial College di Londra hanno infatti studiato l’impatto delle diverse concentrazioni di cloro nell’acqua sul virus SARS-CoV2. Hanno così scoperto che il rischio di trasmissione di Covid-19 attraverso l’acqua della piscina è incredibilmente basso: bastano 1,5 milligrammi di cloro libero per litro d’acqua con un ph compreso tra 7 e 7,2 per ridurre l’infettività del virus di oltre 1.000 volte in 30 secondi.
«Abbiamo eseguito questi esperimenti nei nostri laboratori ad alto contenimento, mischiando il virus con l’acqua della piscina, e dimostrando che non sopravvive» ha spiegato uno degli autori della ricerca, Wendy Barclay, dell'Imperial College di Londra. «Questa scoperta, unita all’enorme diluizione che il virus subirebbe penetrando nell’acqua di una piscina, ci fa pensare che la probabilità di contrarre il Covid-19 in vasca sia trascurabile».
Ulteriori test, svolti variando le concentrazioni di cloro e i livelli di ph, hanno determinato che il cloro è più efficace quando l’acqua ha un ph basso, in linea con le attuali linee guida per il funzionamento delle piscine, che in Inghilterra raccomandano una concentrazione di cloro libero di 1,5 milligrammi per litro e un livello di ph di 7,0.
In Inghilterra da lunedì 12 aprile le piscine hanno riaperto. Lo studio, che è stato commissionato da Swim England e dalla scuola di nuoto Water Babies, con il supporto della Royal Life Saving Society, conferma che la piscina è un luogo sicuro se vengono prese le misure appropriate.