COME NON FARSI VENIRE GLI ATTACCHI DI PANICO - MELANIA RIZZOLI: “I SUOI SINTOMI ALL'INIZIO NON VENGONO QUASI MAI RICONOSCIUTI DAI PAZIENTI, CHE LI IMPUTANO A PATOLOGIE INESISTENTI PENSANDO DI ESSERE AFFETTI DA UNA GRAVE MALATTIA, E DI CONSEGUENZA TALE PATOLOGIA NON VIENE INIZIALMENTE QUASI MAI TRATTATA A DOVERE…”

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Melania Rizzoli per “Libero Quotidiano”

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L' attacco di panico è un disturbo dell' ansia molto sgradevole e piuttosto diffuso, se si calcola che 10milioni di italiani ne abbiano subìto almeno uno durante la vita. In medicina è classificato tra i disturbi psichiatrici, e di solito esordisce nella tarda adolescenza o nella prima età adulta, con una incidenza tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini.

 

I suoi sintomi all' inizio non vengono quasi mai riconosciuti dai pazienti, che li imputano a patologie inesistenti pensando di essere affetti da una grave malattia, e di conseguenza tale patologia non viene inizialmente quasi mai trattata a dovere, motivo per cui una minoranza di persone ansiose sviluppa nel tempo quello che viene definito «disturbo da recidiva», che si cronicizza, con attacchi di panico che si ripresentano a distanza inaspettati e improvvisi.

 

I SINTOMI

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La sintomatologia è molto varia e spesso drammatica, perché il soggetto inizia a percepire un malessere non identificato e non giustificato, che inizia lentamente con una sensazione di fame d' aria, di cuore «impazzito», per poi produrre tremori alle braccia e alle gambe, oppressione al petto, sensazione di asfissia, di instabilità e svenimento, palpitazione, sudorazione fredda, torpore, formicolio, nausea, disturbi addominali ed altri segnali che condizionano la capacità di contenerli, che fanno perdere la capacità di controllo, creando appunto il panico, ed innescando all' apice dell' attacco la terribile paura e sensazione di morte imminente.

 

La diagnosi è detta di esclusione, ovvero necessita obbligatoriamente di escludere dalla sintomatologia le patologie cardiache, neurologiche, polmonari,vascolari, addominali e degli altri organi, cosa che fanno regolarmente anche i neurologi, sebbene questi specialisti riconoscano immediatamente i segni e i sintomi caratteristici del classico attacco di panico.

 

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Le cause di questi disturbi dell' ansia non sono completamente note, ma dal punto di vista psicologico gli attacchi di panico sono considerati una risposta liberatoria della psiche ad agenti stressanti ambientali, familiari e sociali, come per esempio l' interruzione di una relazione significativa, o l' esposizione ad un evento potenzialmente disastroso, insomma ad eventi negativi che sono tenuti repressi, che non vengono affrontati, che tendono ad essere rimossi, sminuiti della loro importanza, e nascosti nei meandri della coscienza, ma che riemergono improvvisi con uno stato di allarme fisico e psichico, che può insorgere durante il giorno o addirittura durante il sonno notturno.

 

RACCONTI

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Il noto neurologo e divulgatore scientifico Rosario Sorrentino, già autore di saggi di successo, ha scritto in proposito un romanzo, «Attacco di panico, a un passo dalla libertà» ( Ed. Mondadori), nel quale narra tutto il percorso di tale grave disturbo d' ansia dai suoi prodromi ai sintomi conclamati, da come nasce a come si sviluppa, affrontando, grazie alla sua grande esperienza professionale, la tematica medica, psicologica e scientifica degli attacchi di panico, descrivendo con dovizia di particolari questo disturbo invalidante che colpisce sempre più persone, ma dal quale si può guarire.

 

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Egli infatti, fa raccontare a Laura, la protagonista del romanzo, l' odiata prigione nella quale precipita chiunque sia affetto da tale patologia, e nella quale molti lettori si riconosceranno, ma il libro offre soprattutto la chiave di lettura per evadere da quell' invisibile recinto costrittivo ed oppressivo, e nelle sue pagine sono comprese tutte le opportunità per liberarsi dall' incubo e tornare alla vita senza condizionamenti.

 

L'idea di romanzare una sintomatologia che molti soggetti hanno difficoltà ad accettare è senza dubbio vincente, perché aiuta a razionalizzare quei segnali che il corpo ci manda nelle sue più sofisticate e complesse funzioni, i quali, se non vengono tamponati e curati, e soprattutto spogliati dalla emotività irrazionale, possono rendere la vita impossibile. Il professor Sorrentino nel suo percorso professionale ha curato centinaia di pazienti tormentati dagli attacchi di panico, accompagnandoli per mano fuori dallo spaventoso labirinto nel quale si erano persi e nel quale si ritenevano prigionieri, rimuovendo una ad una le cause scatenanti, restituendo a queste persone quella fiducia e quella libertà che pensavano smarrita per sempre.

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L'ATTACCO

Nei momenti più duri e difficili ognuno di noi reagisce alle difficoltà e alle paure a modo suo, ma chi è più fragile, chi ha la vocazione alla sofferenza e al dolore, chi pensa di non aver bisogno di condivisione, in genere si rinchiude in un fortino psicologico per proteggersi dalle incursioni nemiche, senza dialogare, senza confrontarsi, senza ascoltare i richiami esterni, finché non interviene la madre psiche, quella parte intrinseca di noi tenuta troppo spesso muta e repressa, che invece è terapeutica, perché esplodendo nel classico attacco di panico, alleggerisce la mente e il cervello liberandoli da una pressione intollerabile nella quale erano stati obbligati.

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L'attacco di panico è un disturbo che non andrebbe mai sottovalutato, poiché, come afferma il professor Sorrentino, per definizione non insorge mai senza motivo, e quando diventa incontrollabile va affrontato, contenuto o per lo meno gestito per cancellare il trauma nascosto che lo ha provocato, anche superando il disagio di doverlo curare.

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