Cristina Marrone per “Salute - Corriere della Sera”
Il nuovo coronavirus 2019-nCov, come gli altri coronavirus, si trasmette attraverso le goccioline (droplets) che le persone infette emettono durante i colpi di tosse e gli starnuti.Per evitare il contagio la precauzione più importante resta naturalmente quella di evitare viaggi nelle aree epidemiche della Cina . L' Italia, per contenere il rischio di epidemia ha scelto di sospendere i voli passeggeri per la Cina fino al 28 aprile (restano operativi i voli cargo).
Ma chi vive in Italia può fare qualcosa per mettersi al sicuro da eventuali contagi? «Al momento il nuovo coronavirus non sembra circolare nel nostro Paese, i casi di polmonite si contano sulla punta delle dita e finora si tratta di pazienti che hanno contratto l' infezione in Cina» commenta Antonella Castagna, infettivologa, responsabile della Divisione Malattie Infettive dell' Ospedale San Raffaele di Milano.
coronavirus controlli in un centro commerciale di guangzhou
«Sono state prese misure rigorose per arginare il rischio di focolai epidemici in Italia e nel corso delle prossime settimane potremo verificare se queste misure si sono rivelate efficaci; nel frattempo è bene mettere in atto regole di buon senso per limitare la possibilità di trasmissione del virus» .
Organizzazione mondiale della Sanità e Istituto Superiore di Sanità insistono soprattutto sul lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con disinfettanti alcolici se non c' è acqua a disposizione (soprattutto dopo aver tossito o starnutito, prima e dopo la preparazione di cibo, dopo essere andati in bagno). Strofinare palmi e dorsi con abbondante sapone per un tempo medio di 40 secondi elimina il 99% di batteri e virus. È un gesto semplice a costo quasi zero, troppe volte sottovalutato ma che, al di là del coronavirus, ci aiuta a prevenire molte altre infezioni.
«È importante ricordare che la trasmissione può avvenire nel caso in cui dovessimo venire a "contatto stretto" con una persona infetta dal coronavirus. La persona infetta può limitare il rischio di trasmissione ad altri, utilizzando le precauzioni adeguate: indossare la mascherina e lavarsi frequentemente le mani in modo che eventuali goccioline emesse e rimaste sulle mani non vengano "respirate" da altri» sintetizza l' infettivologa.
Le altre raccomandazioni suggerite dall' Oms sono: starnutire o tossire in un fazzoletto (e buttarlo via) o nell' incavo del gomito; evitare di toccarsi gli occhi, il naso, la bocca senza essersi lavati le mani; evitare contatti ravvicinati con persone malate o che mostrano sintomi di malattie respiratorie; pulire e disinfettare oggetti e superfici che potrebbero essere contaminati.
In particolare, se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio in Cina compaiono febbre, tosse mal di gola o difficoltà a respirare è importante segnalarlo, telefonando al proprio medico, senza recarsi al Pronto soccorso e riferendo del viaggio in Cina. Il ministero della Salute ha inoltre messo a disposizione un numero di pubblica utilità 1500 per avere ulteriori informazioni.
Si è spesso sentito il consiglio di vaccinarsi contro l' influenza. Ma questo difende dal nuovo coronavirus? «No, non esiste un vaccino contro il nuovo patogeno, ma vaccinarsi contro l' influenza e lo pneumococco per le categorie per cui vi è indicazione impedisce la possibile sovrapposizione di patogeni e riduce il rischio di complicanze».