COSI' NON CE LA FAREMO MAI CONTRO OMICRON! IL MINISTERO DELLA SALUTE RILANCIA LA CAMPAGNA PER LA QUARTA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID CON UNO SPOT IN CUI NONNA E NIPOTE VANNO IN AMBULATORIO SENZA MASCHERINA – MA COME? DA SETTIMANE SPERANZA NON FA CHE RIPETERE CHE “NEI LUOGHI A RISCHIO NON DOBBIAMO MOLLARE LA MASCHERINA”, CHE DOBBIAMO “STARE ATTENTI A NON INFETTARE I PIÙ FRAGILI”, CHE “IL VIRUS NON È SPARITO” E POI ALLA PROVA DEI FATTI… – VIDEO

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Massimo Sanvito per “Libero quotidiano”

 

spot quarta dose spot quarta dose

«Nonna, sono qui». Un giovanotto spunta in salotto dove una signora coi capelli bianchi e gli occhiali rossi sulla punta del naso sta leggendo. La musica di sottofondo accelera il pathos, il ragazzo osserva le vecchie foto di lui bambino.

 

La voce fuori campo prosegue, incalzante: «E pensare che per tanti anni sono stato io ad aver bisogno di te, della tua guida, della tua protezione, e mi accorgo di quanto hai fatto per me in tutto questo tempo». Poi si avvicina all'anziana: «Nonna, andiamo?». Lei non esita a rispondere: «Andiamo». E così le immagini si trasferiscono in un ambulatorio dove si somministra il secondo richiamo del vaccino anti-Covid, ovvero la quarta dose.

 

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È il nuovo video spot che ministero della Salute e presidenza del Consiglio hanno lanciato per spingere quanti più over 80 e persone fragili possibile ad aumentare la propria copertura vaccinale.

 

Tutto molto bello, anche dal punto di vista emozionale, però... Nelle riprese del centro medico, tra medici e pazienti nessuno indossa la mascherina, che invece è ovviamente obbligatoria in tutte le strutture sanitarie.

 

CONTRADDIZIONE

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Ma come? Il ministro Speranza, insieme ai suoi fedeli adepti chiusuristi, non passa giorno che non ci metta sull'attenti, paventando ondate di Coronavirus sempre dietro l'angolo, predicando prudenza a ogni minima folata di vento, spaventando i giovani ritenuti i perfetti untori degli anziani, e poi incappa in figuracce come questa?

 

È tutto un ripetere, dai piani del ministero della Salute, che «nei luoghi a rischio non dobbiamo mollare nemmeno per un secondo la mascherina», che dobbiamo «stare attenti a non infettare i più fragili», che «il virus non è sparito, è ancora tra noi!», eppure quando si tratta di passare dalle parole ai fatti che gran frittata che si mette in tavola...

 

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La stessa dottoressa del video, seduta alla sua scrivania senza alcuna protezione così come il giovane nipote che accompagna la nonna tra le corsie, è molto chiara: «La quarta dose è importante per proteggere gli anziani e le persone fragili. Chiedi al tuo medico di famiglia e prenota online. Facciamolo per noi».

 

Lo spot termina con una scritta: «Il vaccino è fondamentale per proteggere te e coloro che ami. Rispetta sempre le regole di comportamento». Certo, verissimo, ma per proteggere i propri cari bisogna partire dalle basi, ovvero rispettare le principali regole anti-contagio.

 

RETORICA MARTELLANTE

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Da ormai oltre due anni le mascherine sono entrate stabilmente a far parte della nostra quotidianità e il governo si dimentica di questo dettaglio, diciamo così, tutt' altro che piccolo? Una bella figuraccia. Soprattutto dopo la retorica martellante di paura e allarmismo che accompagna le nostre giornate non appena i casi cominciano ad aumentare.

 

Quante volte ci ripetono, giustamente, che se vogliamo andare a trovare i nonni dobbiamo stare più che attenti? Che potrebbero ammalarsi e anche morire a causa di comportamenti scriteriati? Questo video è diventato il perfetto manuale di come non agire. La quarta dose, al momento, è disponibile per gli over 80, gli anziani delle Rsa e gli over 60 fragili.

 

Le cose, però, non stanno andando nella direzione sperata: il secondo richiamo stenta a decollare. Si procede a passo di lumaca. Basti pensare che la campagna vaccinale è partita il primo marzo per gli immunodepressi, ma con circolare dell'8 aprile il ministero ha per l'appunto esteso la raccomandazione a ottantenni, ospiti delle residenze per anziani e over 60 fragili.

 

ROBERTO SPERANZA ROBERTO SPERANZA

I numeri sono a dir poco modesti: solo il 28 per cento della platea interessata, quindi meno di una persona su tre, si è sottoposta al richiamo. Dati dell'Unità completamento della campagna vaccinale alla mano, emerge che nella fascia over 80 sono state somministrate 899.000 dosi su oltre 4,6 milioni papabili, meno del 20 per cento; nella fascia 70-79 anni, appena il due per cento degli immunodepressi ha fatto la quarta dose; nella fascia 60-69 anni, solo l'1.1 per cento.

 

Davvero una miseria. Anche perché far salire questi numeri sarà molto difficile. Motivo? Il probabile aggiornamento dei vaccini tra settembre e ottobre, periodo in cui la seconda dose di richiamo potrebbe essere estesa ad altre categorie, su tutti gli over 50. Nella Speranza che al ministero della Salute decidano bene e in fretta, anziché allungare la lista degli scivoloni...

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