Giuseppe Scarpa per www.ilmessaggero.it
Arriva da Israele e si chiama EXO-CD24 ed è il primo farmaco che, in fase sperimentale, sta dando risultati eccellenti contro il Covid-19. Testato su 30 pazienti positivi ha riportato un tasso di successo pari al 96 per cento. L'EXO-CD24 potrebbe persino passare alla storia come il primo vero farmaco contro il Coronavirus.
L'Ichilov Medical Center di Tel Aviv ha completato gli studi della fase uno del progetto di ricerca su questo nuovo medicinale. Il farmaco ha aiutato numerosi pazienti di Covid, da moderati a gravi, a riprendersi rapidamente dalla malattia. Dei 30 a cui è stato somministrato 29 hanno mostrato un netto miglioramento nell'arco di 48 ore e sono stati dimessi dall'ospedale pochi giorni dopo. Anche l'ultimo paziente si è ripreso, ma la sua guarigione ha richiesto più tempo. L'ideatore del medicinale, è il professore Nadir Arber del Centro integrato di prevenzione del cancro dell'ospedale. Arber ha definito il farmaco EXO-CD24 come "efficace e poco costoso".
Come agisce il farmaco
Il medicinale combatte la tempesta di citochine, una reazione immunitaria potenzialmente letale all'infezione da coronavirus che si ritiene essere responsabile di gran parte dei decessi associati alla malattia. EXO-CD24 sarebbe in grado di arginare e sconfiggere la tanto temuta tempesta di citochine, sindrome infiammatoria sistemica potenzialmente letale in cui il sistema immunitario va fuori controllo e inizia ad attaccare le cellule sane, colpendo i polmoni nel 5-7% dei pazienti con Covid-19 e causando moltissime morti.
EXO-CD24 Usa gli esosomi, minuscole particelle a forma di sacche che trasportano i materiali tra le cellule, per fornire una proteina chiamata CD24 ai polmoni. "Questa proteina - ha spiegato alla stampa Shiran Shapira del laboratorio di Arber - si trova sulla superficie delle cellule e ha un ruolo noto e importante nella regolazione del sistema immunitario, aiutando a calmare il sistema e frenare la tempesta". Il farmaco passerà ora a ulteriori fasi di sperimentazione, ma i medici parlano di un possibile punto di svolta nella lotta contro il Covid-19.
La somministrazione
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"Il medicinale viene somministrato per inalazione, una volta al giorno, in una procedura che richiede solo pochi minuti. Si deve poi proseguire per cinque giorni", ha specificato Arber. Arber ha spiegato che il preparato raggiunge direttamente ai polmoni. In questo modo, a differenza di altri preparati, il cocktail israeliano viene somministrato localmente e non comporta effetti collaterali, anche perché non opera ad ampio spettro.
Il direttore del centro di ricerca Ichilov, Roni Gamzu che è stato anche a capo del team governativo sul coronavirus, ha accolto la svolta come "eccellente", dicendo che avrebbe assistito personalmente il porfessore Arber per ottenere il via libera del Ministero della Salute per testare il farmaco su un pool più ampio di pazienti. "A Ichilov siamo tra i leader mondiali nella ricerca della cura per l'orribile epidemia", ha detto Gamzu. "I risultati della sperimentazione di fase 1 - ha aggiunto Gamzu - sono eccellenti e ci danno fiducia". Tuttavia non è ancora chiaro se il farmaco abbia la stessa efficacia contro i ceppi recenti e più virulenti del virus, compresi quelli di Gran Bretagna, Sud Africa e Brasile.
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