Massimo Finzi per Dagospia
Ma le stragi del sabato sera sono legate solo all’abuso di alcool? Certamente l’alcool e, peggio ancora, il consumo di droghe rappresentano un pericolo per coloro che ne fanno uso ma esistono altri due fattori che espongono a rischio tutti coloro che frequentano le discoteche e di cui si parla troppo poco: le luci delle discoteche e i volumi assordanti delle musiche.
E’ noto da tempo che le luci stroboscopiche possono provocare epilessia nel 10% dei soggetti portatori di “epilessia fotosensibile”: si tratta della classica sintomatologia epilettica caratterizzata dalle crisi convulsive con caduta a terra. Molto più numerosi possono essere invece i casi di “assenze” (piccolo male epilettico) che si manifestano con fugaci perdite di coscienza della durata di 4 o 20 secondi. Facile immaginare le conseguenze di una una guida al volante in tali condizioni.
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Non meno pericolosa la esposizione prolungata a suoni ad elevato numero di decibel. Il limite di 102 decibel di picco massimo con media di 95 decibel è sicuramente eccessivo perché i danni da trauma da rumore non sono legati solo alla intensità del suono ma soprattutto alla sua durata.
Al di sopra di 120 decibel il danno è sicuro ma la fascia critica è tra 90 e 110.
adolescente discoteca 1 Massimo FINZI
Una notte intera trascorsa in ambiente chiuso, quale una discoteca, con sorgenti sonore a elevato numero di decibel possono provocare disturbi dell’udito ma soprattutto dell’equilibrio fino a provocare vere e proprie vertigini. Alcool, luci stroboscopiche e decibel “a palla” costituiscono un cocktail micidiale di cui tener conto quando si vogliono davvero contrastare le cause delle stragi del sabato sera.
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