Anche se molte donne sono convinte di sapere cosa le eccita, alcuni ricercatori hanno scoperto che il cervello e i loro genitali spesso non vanno così d'accordo.
Gli scienziati del Kinsey Institute dell'Indiana University, impegnati nella ricerca “Sex, Gender and Reproduction”, hanno usato un “photoplethysmograph”, un piccolo strumento di vetro, a forma di tampone, per misurare l'eccitazione sessuale dal flusso sanguigno. Viene così dimostrata una disconnessione mente-corpo.
La scrittrice Melanie Berliet di New York si è sottoposta al test, scoprendo alcune differenze sorprendenti. Con la sonda su per la vagina, le sono stati mostrati alcuni filmati porno e non. Intanto il dottor Erick Janssen, e il biologo evoluzionista Justin R. Garcia che porta avanti lo studio, controllavano i risultati in una stanza a parte.
Come spiega il dottor Janssen, “l'eccitazione è costituita da un equilibrio tra due sistemi cerebrali. L'eccitazione sessuale e l'inibizione”.
La signorina Berliet è stata esposta a un'ampia gamma di stimoli visivi; da teneri gattini a porno hard-core. Per ogni video, le fu chiesto di valutare le risposte emotive (eccitazione, paura, tristezza, senso di colpa e vergogna) su una scala da uno a cinque.
I risultati mostrano che al contrario di quanto pensava la scrittrice, il sesso a tre non la eccita affatto e, contrariamente alle aspettative, si è attizzata davanti al sesso lesbo, al fetish per i piedi, a scene horror del film “Il silenzio degli innocenti” e a un esemplare maschio di scimmia...