Estratto dell'articolo di Valeria Montebelli per “il Messaggero”
Lo stress è nemico della salute e in questo scorcio d'autunno i motivi per sentirsi sotto pressione di certo non mancano. […] Ma uno dei bersagli preferiti dello stress è l'apparato gastro-intestinale, dove può manifestarsi con la comparsa di disturbi intestinali e mal di stomaco, ma anche andando a condizionare le nostre abitudini alimentari. Alcuni lamentano mancanza di appetito (mi si è chiuso lo stomaco), ma la maggior parte delle persone tende a compensare la tensione mangiando di più. E male.
LO STUDIO
Una recente ricerca dell'Osservatorio Reale Mutua, realizzata in collaborazione con Slow Food, rivela che otto italiani su dieci, di fronte allo stress, non riescono più a controllare le loro scelte alimentari e cominciano a pasticciare con cibi poco salutari (33%) o a mangiare troppo (27%). Solo uno su cinque lamenta un calo dell'appetito e il 3% cerca conforto nell'alcol. Col perdurare di questa situazione dunque le conseguenze non si fanno attendere: uno su tre sviluppa gonfiore, il 27% bruciore o acidità di stomaco e il 12% senso di nausea e pesantezza. Per non parlare dell'impatto sulla bilancia. […]
IL CORTISOLO
«Le condizioni di stress - spiega il professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Medicina Interna - inducono un cambiamento della secrezione degli ormoni dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, con il risultato finale di un aumento del cortisolo, l'ormone dello stress per eccellenza. Il rilascio di cortisolo aumenta l'appetito e modifica la scelta dei cibi che si assumono, portando a privilegiare quelli ricchi di grassi e i dolci (craving), che riducono nel breve tempo la percezione dello stress e consentono di immagazzinare energia da utilizzare per mettere in atto reazioni di difesa, come la fuga o il combattimento. […]».
I CHILI
[…] . Ma la fame nervosa cronica però mette a rischio di prendere tanti chili indesiderati. E non solo perché si ingurgitano troppe calorie senza controllo, ma anche perché lo stress impatta sul nostro metabolismo.
Un recente studio di Janice Kiecolt-Glaser e colleghi dell'Università dell'Ohio ha dimostrato che le persone stressate tendono a bruciare meno calorie dopo un pasto; gli autori hanno calcolato che si può arrivare a bruciare 104 Kcal in meno nelle sette ore successive ad un pasto. Che può sembrare poca cosa, ma che alla fine dell'anno si traduce in 5 chili di più.
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