Francesco Grignetti per “la Stampa”
Uno spettro s' aggira per l'Europa: il sospetto che il vicino riceva più dosi di vaccino di noi. Perché, a sentire l'agenzia Reuters, la Germania avrebbe ottenuto da Pfizer ben 151mila dosi, i francesi 19.500 e noi appena 9.750? Matteo Salvini è già saltato sul caso. Ma anche il professor Roberto Burioni ha qualche dubbio: «I conti non tornano».
claudia alivernini prima in italia a ricevere il vaccino pfizer contro il coronavirus
La storia è complicata e si si può perdere tra le cifre. «Premesso che la distribuzione del vaccino a Natale serviva per il Vax-Day, che è una giornata simbolica, la Germania ha ottenuto 11mila dosi, appena poche più di noi. La differenza sta nei numeri della popolazione», taglia corto la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa. La grande distribuzione è iniziata. Il governo tedesco otterrà 1,3 milioni di dosi del vaccino Pfizer entro metà della prossima settimana, per superare a fine marzo i 10 milioni. Ma non c'è alcun favoritismo.
il vaccino pfizer arriva allo spallanzani
E non c'entra il fatto che gli inventori siano i due scienziati turco-tedeschi della BioNTech, società con sede a Magonza, in Germania. Si può solo riconoscere che il sistema sanitario tedesco ha forze imponenti ed è in grado di vaccinare contemporaneamente una gran parte della popolazione. L'Italia a sua volta riceverà 2,3 milioni di dosi entro la fine di gennaio; per arrivare a 8,7 milioni entro il trimestre. La prima spedizione «vera» è programmata per oggi e sono 470mila dosi.
roberto speranza domenico arcuri
Poi verranno altre quattro spedizioni, una a settimana per tutto il mese, da 450mila dosi l'una. C'entra il ritmo di produzione e spedizione, ma anche di inoculazione. «Ecco - si sfoga la sottosegretaria Zampa - questi sono i numeri veri. Ma vedo che in questo Paese c'è il complesso di Calimero. E perciò noi siamo condannati a non farcela?
Ma le cose non stanno così. Trovo inquietante che ci sia quasi una gara a scommettere sul fallimento italiano. Come se noi non potessimo far altro che fallire». Certo, anche Sandra Zampa sa che le cose non vanno mica bene. «Se in Italia ci fosse un'opposizione seria, che studia, che faccia delle proposte serie, lo riconosco, avrebbe una prateria davanti. Ma qui stiamo parlando di numeri. E i numeri sono questi. Non è che siccome una cifra farlocca arriva da Reuters, allora è Vangelo. Sbagliano anche loro, sapete? Però mi arrabbio quando vedo che tutti gli corrono dietro e rimbalzano solo le cifre sbagliate».
Detto questo, è ormai assodato che gli italiani si fidano poco. La sottosegretaria Zampa ne è più che consapevole perché l'ha toccato con mano anche ieri. E in famiglia. «Ho discusso quasi un'ora con mia sorella, su questa storia della Germania. Aveva sentito il Tg2 e non mi dava ascolto. "L'ha detto la televisione", mi ripeteva. Già, l'avevano detto. Ma noi lo sappiamo dove gli batte il cuore, al Tg2, oppure no?».
Giova forse ricordare che la distribuzione dei vaccino non è questione di sovranismo, anzi. Nel complesso, i Ventisette riceveranno da Pfizer 27 milioni di dosi nei primi tre mesi dell'anno. I contratti con le aziende produttrici dei vaccini sono stati stipulati direttamente dalla Commissione europea per conto dei Paesi membri dell'Unione, che poi ricevono le dosi in proporzione alla popolazione. All'Italia perciò è destinato il 13,46% di ogni fornitura. Questo equivale, su 26,92 milioni di dosi Pfizer, a 8,749 milioni da consegnarci nel primo trimestre
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