PIAZZA PULITA, MASSIMO GALLI: "ABBIAMO CAPITO FINALMENTE COME GLI ASINTOMATICI TRASMETTONO IL VIRUS"
"Abbiamo capito perché la persone asintomatiche, che non tossiscono o starnutiscono, riescono comunque a essere superdiffusori del virus". Lo ha rivelato Massimo Galli, primario di malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, durante il suo intervento a Piazza Pulita su La7: "Come osservato in un Paese anglofono, dire in modo consecutivo ad alta voce "stay healthy" (stai bene), che sembra un po' il nostro stai sereno, è sufficiente per poter trasmettere a una distanza ragionevole il virus".
Nei mesi scorsi Galli, così come tanti altri esperti in materia, aveva detto che bisognava imparare a convivere con il Covid. Ma la situazione adesso è peggiorata, infatti le parole del primario del Sacco sono cambiate: "Dobbiamo riuscire a frenare il virus, perché altrimenti signori davvero torneremo a vedere certe immagini che non vorremmo vedere".
Prendendo l'esempio della città di Milano, che nel bollettino del 29 ottobre contava più di 3 mila positivi, Galli ha ribadito che quasi sicuramente il numero reale è più alto di quello ufficiale: "Quel che si vede è molto sottodimensionato rispetto alla realtà, soprattutto se pensiamo che ci sono persone che non si ammalano né manifestano sintomi". E ancora sulle strutture sanitarie: "Sarà sempre il 5% dei positivi che finisce in ospedale, ma quel 5% è già stato sufficiente in tutto il mondo per mettere in crisi i sistemi sanitari e anche questa volta ci sta mettendo in crisi".
PIAZZAPULITA, MASSIMO GALLI: "STO FACENDO IL CONTO DI QUANTO CI SONO COSTATE LE ELEZIONI DI SETTEMBRE". FORMIGLI SPIAZZATO
massimo galli e alberto zangrillo porta a porta 2
"Sto facendo fare i conti di quanto ci sono costate le elezioni". Massimo Galli lascia Corrado Formigli a bocca aperta. In collegamento con Piazzapulita, il direttore del reparto malattie infettive del Sacco di Milano tuona e ribadisce: il 20 e 21 settembre si doveva rinviare il voto per le regionali e il referendum sul taglio dei parlamentari. E anche la "corsa" all'urna, sostiene il professore, avrebbe avuto un impatto negativo nella crescita dei contagi di coronavirus.
"Non bisognava neanche andare a votare?", gli chiede Formigli. "Abbia pazienza. In condizioni di emergenza potevano essere rinviate. Se dichiari l'emergenza, e poi non rinvii determinate cose, dai un segnale curioso. Sono stato l'unico a sostenerlo, ma tra poco ci saranno i dati a dimostrarlo". E in studio, il silenzio è quasi imbarazzato.